9 Febbraio 2016

Esercito a controllo di Napoli, “Strade sicure”?

L'esercito

L’esercito inviato a Napoli per garantire la sicurezza della città nell’ambito del progetto “Strade Sicure”. Sul posto già oltre 700 soldati.

[ads1] L’Esercito a Napoli per mettere a tacere le pistole della criminalità organizzata. L’iniziativa prende il nome si “strade sicure” e prevede l’impiego di circa 6200 militari impegnati in Italia per garantire la sicurezza delle città italiane: solo a Roma la forza militare conta 2300 uomini a guardia degli obiettivi più sensibili della città.

Napoli è sempre stata soggetta ad atti di violenza e di criminalità e a dimostrarlo sono i ben sei omicidi avvenuti, da inizio 2016, nell’area metropolitana partenopea. Un dato certamente rilevante e preoccupante tale da indurre il Ministro dell’interno Angelino Alfano ad inviare altri soldati a Napoli, in modo da consentire un lavoro più serrato e una maggiore concentrazione riguardo l’attività investigativa.

L'esercitoNella regione campana, i soldati partecipanti all’operazione superano le 700 unità. I militari sono dislocati tra le province di Napoli e Caserta: 200 sono stati inviati nella terra dei fuochi per coprire 88 Comuni su una superficie di 40 km quadri. Fino ad oggi  non si è ancora a conoscenza di numeri e tempi di un consolidamento della presenza dei militari a Napoli. Se dal ministero degli Interni si arrivasse a decidere di chiedere il concorso dell’Esercito dovrà, per forza di cose, essere coinvolto anche il Ministero della Difesa. Sarà poi il Coi, il Coordinamento Operativo di Vertice Interforze di Roma a stabilire quali reparti l’Esercito invierà. I soldati verranno utilizzati in base alle necessità e alle richieste proposte dalle Prefetture.

Il ruolo: i militari rivestono sono agenti di pubblica sicurezza e potranno procedere al fermo e all’identificazione delle persone. In caso di reato però, per  eseguire l’arresto, dovranno attendere l’intervento dei  Carabinieri e Polizia.

Il dato: ben 450mila persone sono state sottoposte a controlli da parte dei soldati di sede a Napoli, da quando è iniziata l’operazione “Strade sicure” nel lontano 2008. Efficacia del progetto sì, ma quanti uomini ancora l’Esercito Italiano potrà ancora far intervenire a Napoli?

L’Esercito italiano è formato da 100mila tra uomini e donne divisi nelle 9 brigate operative. Oltre 9.500L'esercito sono i soldati impegnati in missioni in Italia e fuori dai nostri confini. A questo, però,  va aggiunto che la disponibilità delle unità si riduce ulteriormente perchè per ogni soldato che si trova in missione, in Italia o all’estero, ce n’è uno appena rientrato da quello stesso luogo e che, nell’immediato, non può essere impiegato e ce n’è un altro che è in fase di approntamento per sostituire quello attualmente impiegato. Praticamente, quindi, si deve moltiplicare almeno per 3 i numeri dei soldati in operazione. Questo, ovviamente, riduce drasticamente il bacino militare da cui attingere uomini.

Attualmente i militari italiani sono già impegnati in IraqLibano, Afghanistan e Kosovo e, da poco, il ministro della Difesa ha annunciato l’invio di ulteriori 130 soldati ad Erbil. In primavera altri 450 saranno impegnati a protezione della diga di Mosul. Rimane poi l’incognita della Libia: se dovesse  partire la missione,  i militari italiani saranno presenti anche in quel Paese.

Disponibile ridotte e risorse quasi all’osso inducono l’Esercito ad una maggiora cautela; tuttavia, ad oggi, lo stato italiano ha la potenzialità per garantire un investimento militare su Napoli, che potrebbe vedere l’arrivo di un contingente di ulteriori 300 o 400 soldati. Mentre si attendono le decisioni dai politici, ci si augura che si concretizzi il progetto “Strade sicure”.

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