Escalation Iran: Napoli potrebbe trovarsi in prima linea in caso di guerra
Crisi in Medio Oriente, escalation Iran: in caso di conflitto con l’Iran probabile l’impiego della 6° flotta degli Stati Uniti che ha sede a Napoli
Escalation Iran, in caso di guerra con Teheran Napoli potrebbe trovarsi in prima linea nel nuovo conflitto con gli USA.
Dopo la morte del generale iraniano Soleimani in un raid americano a Bagdad, non si ferma l’escalation di tensione tra le due potenze nucleari: il botta e risposta tra Iran e USA è andato avanti per tutta la notte, con Teheran pronta a rispondere alla morte del Generale e Trump che dichiara di aver individuato ben 52 siti sensibili da colpire sul suolo iraniano.
La tensione, dunque, non sembra trovare soluzione distensiva e in caso di una vera e propria guerra gli USA potrebbero impiegare la 6° flotta: l’unità navale è impiegata nel Mediterraneo ma è attiva anche nell’Atlantico Occidentale ed ha sede presso la base NSA Naples (a pochi passi dall’Aeroporto di Capodichino) ed è comandata dal 2018 dal Vice Ammiraglio statunitense Lisa Franchetti.
La sesta flotta comprende circa 40 unità marine di cui 2 portaerei (di cui una in pianta stabile nel Mar Mediterraneo), 170 veivoli e circa 21.000 uomini: le unità navali variano tutte ad esclusione della “nave porta bandiera” USS Mount Whitney che si trova in pianta stabile nel Porto di Gaeta.
Lo scenario sarebbe diverso se, come molto più probabile, gli USA impiegassero invece la 5° flotta che ha base a Manama in Bahrein e già utilizzata per la guerre nel Pacifico, Iraq e Afghanistan.
Inoltre l’impiego della sede di Napoli prevederebbe una accettazione politica esplicita e non scontata del Governo italiano: accettazione che diverrebbe inevitabile nel caso di attacco militare sotto la bandiera della NATO di cui l’Italia è membro.
Intanto da più fronti si auspicano soluzioni politiche e pacifiche all'”escalation Iran” di queste ultime 72 ore.
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