Emergenza SICTA: dipendenti prossimi al trasferimento
È giunta la decisione definitiva da parte del CdA di ENAV, gruppo che controlla gran parte del consorzio SICTA: si procederà con i trasferimenti dei dipendenti dalla sede napoletana a quella di Roma.
[ads1]
Il SICTA di Napoli, il consorzio che svolge attività di ricerca e sviluppo nell’ambito della gestione del traffico aereo presso l’aeroporto di Capodichino, sta vivendo un periodo di emergenza, cambiamenti e preoccupazioni soprattutto per i lavoratori.
Il 60% del consorzio è controllato dal gruppo ENAV, il quale ha annunciato la volontà di trasferire il SICTA dal suo luogo d’origine alla sede di Roma dell’ENAV. Ne derivano, quindi, i trasferimenti di tutte le risorse – comprese quelle umane. Nonostante le iniziative di lotta condotte nei mesi scorsi, è giunta la decisione: si procederà con i trasferimenti.
Sono comprensibili i timori e le preoccupazioni dei dipendenti della società, preoccupati per le conseguenze che provocherà la manovra dell’ENAV nei loro confronti e in quelli delle loro famiglie: forti saranno le ripercussioni economiche e i disagi sociali.
Enrico Panini, Assessore al Lavoro e alle crisi, alle Attività produttive e al Personale, ha espresso il proprio dissenso:
«La scelta aziendale di ENAV di trasferire le attività qualificate del consorzio da Napoli alle sedi operative di Roma è sbagliata ed ingiusta. SICTA rappresenta un’eccellenza sul territorio napoletano nel comparto aerospaziale, composta da brillanti laureati e da profili altamente professionali. Lo sradicamento di una tale realtà dal contesto napoletano lede la crescita economica e professionale locale. Che da Napoli si continuino a trasferire altrove punte di eccellenza e di forte professionalità, con forti legami con il sistema universitario e della ricerca, è un errore!»
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO