Egonu fuori dalle convocate per il preolimpico? Scatta la rivolta contro Mazzanti
Terremoto nella casa azzurra del volley femminile: Egonu fuori dalle convocate al preolimpico. Sui social impazza l'hashtag #mazzantiout
Dopo la sconfitta contro l’Olanda nella finalina per il terzo posto all’Europeo, cresce il malumore intorno alla nazionale femminile di pallavolo. Le dichiarazioni di coach Mazzanti dopo la partita non hanno fatto altro che sollevare un polverone mediatico a suo sfavore.
In queste ultime ore, si sta concretizzando sempre più l’esclusione della campionessa Paola Egonu dalla lista delle convocate per il torneo di qualificazione olimpica. La Fipav si sta rivelando un ambiente completamente avvolto dal mistero e dalle perplessità di tifosi e addetti ai lavori.
Dall’ammutinamento post mondiale 2022…
Come dichiarato dall’allenatore stesso nelle interviste post gara, Mazzanti aveva perso la guida della sua squadra. A seguito dello scorso mondiale, disputato da vicecampionesse e conclusosi con un bronzo raggiunto a fatica, le ragazze terribili si sarebbero schierate contro l’allenatore.
La frattura, però, è ancora più vecchia ma era stata mascherata dalla vittoria dell’europeo 2021. Infatti, l’Italia femminile di pallavolo era uscita distrutta dai Giochi Olimpici di Tokyo, non solo per l’eliminazione ai quarti contro la solidissima Serbia.
Il vero problema, all’epoca come ieri sera, fu lo sgretolamento del gruppo squadra ormai disunito e abbandonato a se stesso dall’allenatore. Mazzanti non ha mai preso le difese delle sue ragazze, anzi le accusò di passare troppo tempo sui social e di non essere concentrate.
…alla disfatta di Bruxelles all’Europeo 2023
Il risultato dell’ammutinamento è stato evidente proprio nella campionato europeo conclusosi ieri, da cui sono state escluse le colonne portanti delle “Ragazze Terribili”. Mazzanti ha deciso di lasciare a casa tra le varie Moki De Gennaro, attualmente miglior libero al mondo, Caterina Bosetti e Cristina Chirichella.
La vera notizia è stata, però, la continua esclusione dal sestetto titolare di Paola Egonu, stella del panorama pallavolistico mondiale con un Palmarès da urlo considerata la giovane età. Ostinatamente, il mister ha scelto di puntare sulla promettente Antropova, atleta russa naturalizzata appena due giorni prima dell’Europeo.
L’Italia è giunta alle semifinali con scioltezza, dato il basso livello delle prime avversarie, ma nell’incontro con la Turchia sono emersi i primi problemi. Lo scontro con le neo campionesse europee ha messo in luce tutti i limiti del “percorso” che Mazzanti ha voluto intraprendere.
Ma, mentre la semifinale è stata persa per un soffio, la vera sconfitta è stata quella contro l’Olanda. L’Italia ha mancato il bronzo ma soprattutto ha mancato la qualificazione diretta ai prossimi mondiali. Una squadra mai scesa in campo, che non ha mai dato l’impressione di voler lottare.
Mazzanti e la Federazione osservati speciali
E a meno di 24 ore dalla conclusione dell’evento europeo, impazza sui social l’hashtag #mazzantiout. La tendenza è cresciuta ancora di più nelle ultime ore quando ha preso sempre più piede la notizia dell’esclusione dalla lista delle convocate per il torneo di qualificazione olimpica di Paola Egonu.
Non sembra potersi sanare questa lacerazione profondissima tra Davide Mazzanti e l’opposta italiana che ha vissuto un europeo ai margini, nonostante il disappunto generale.
Nelle interviste dopo gara più volte è stato sottolineata la necessità di creare un percorso nuovo, poichè quello vecchio non era più congeniale all’allenatore. La Fipav si è schierata dalla parte dell’allenatore, lasciando però una finestra aperta su una possibile revisione che non avverrà prima del preolimpico.
Il mondo della pallavolo è pronto alla rivoluzione non appena le convocazioni saranno ufficiali. Gli addetti ai lavori hanno polemizzato fin dall’inizio contro le decisioni dell’allenatore azzurro, che con grande imbarazzo ha lasciato trapelare qualcosa riguardo alla crisi interna allo spogliatoio.
Sarà interessante capire come reagiranno le altre compagne di squadra e se questa presa di posizione dell’allenatore avrà delle conseguenze nocive sulla qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024..
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