29 Novembre 2017

“Educare per prevenire”e il tema della violenza di genere

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“Educare per prevenire”: un evento per sensibilizzare la popolazione e i più giovani sulla problematica della violenza di genere

“Educare per prevenire” è l’evento che si è svolto a Sant’Antonio Abate lunedì 27 novembre 2017: una giornata di sensibilizzazione contro la violenza di genere, in particolare quella sulle donne.

In quest’ottica, nei giorni scorsi, la casa comunale è stata tappezzata di manifesti riportanti slogan di protesta e simboli di questa battaglia sociale.

La manifestazione è ccominciata con il raduno alle 8,30 in Piazza Don Mosè Mascolo dei ragazzi delle scuole medie comunali e del biennio della sede distaccata del liceo “E. Pascal”; alle 9:00 è partito il corteo – in cui tutti i partecipanti indossavano simbolicamente qualcosa di rosso – che è terminato presso il Centro Parrocchiale “Santa Maria Rosa Nova”, dove è stato proiettato il film“Scusate se Esisto” , una pellicola che tratta il tema della violenza di genere in chiave ironica, proponendo allo spettatore spunti di riflessione attraverso la messa in scena di violenza psicologica ai danni di donne di talento che vivono in un ambiente di lavoro maschilista, toccando anche il tema dell’omosessualità. Da qui,  la scelta di trattare la violenza psicologica e non fisica, per poter affrontare il tema in maniera adeguata all’età della platea (data la tematica si è ritenuta opportuna la presenza delle classi Terze delle Scuole medie e del Biennio del Liceo).

Il progetto “Educare per Prevenire” nasce dall’intenzione dell’Amministrazione, promossa dall’assessorato alle pari opportunità, di promuovere una campagna di sensibilizzazione alla non violenza di genere. L’iniziativa nasce da un percorso iniziato dall’Assessore alle Pari Opportunità, l’Arch. Carmela Esposito, attraverso il quale ha partecipato alla redazione di una proposta di legge regionale – promossa dal Consigliere regionale Bruna Fiola – che nell’anno in corso ha avuto esiti positivi, in quanto sono stati stanziati diversi fondi a supporto di attività legate alla introduzione nel mondo del lavoro di donne maltrattate e alla sussistenza morale ed economica di queste ultime e dei loro figli.

L’apporto fornito in quella sede dall’Arch. Esposito si è incentrato sulla consapevolezza che per prevenire episodi di violenza di genere sia necessario educare alla non violenza le nuove generazioni.

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