Easyjet, la compagnia low cost chiede cassa integrazione
La compagnia aerea low cost Easyjet chiede cassa integrazione per 1500 dipendenti italiani, è stop ai voli
Dopo la compagnia di voli Ryanair arriva lo stop dei voli anche per Easyjet. A comunicarcelo è il Corriere della Sera, che ha potuto visionare un documento interno. Si tratterebbe di una richiesta di cassa integrazione per 1.469 dipendenti italiani, per un periodo di nove mesi, salvo proroghe.
La compagnia ha fatto sapere che le misure adottate dal governo italiano per contenere l’emergenza Coronavirus hanno comportato “una forte diminuzione delle prenotazioni e dei ricavi per tutta la stagione estiva”.
“Si rende urgente e improcrastinabile l’avvio di programmi volti alla drastica e immediata riduzione dei costi in tutte le aree aziendali” – dichiara easyJet al Corriere- “stante la natura della crisi, anche nell’ottica di salvaguardare nel lungo termine i posti di lavoro, si rende necessario l’avvio di un programma di Cigs”.
La compagnia comunica, inoltre, che nei prossimi giorni garantirà alcuni voli. Si tratta di voli per il rimpatrio e gli ultimi spostamenti per “lavoro o salute” nei suoi collegamenti fra Italia e Regno Unito, cancellando tutto il resto.
Lo stop ai collegamenti con il Regno Unito coinvolge anche British Airways, Ryanair e Jet2, WizzAir. Tutte le compagnie probabilmente riprenderanno intorno alla metà di aprile, salvo proroghe del Governo Italiano.
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