23 Gennaio 2017

Duchesca, il salumiere Ciro Scarciello chiude l’esercizio

scarciello

Rinuncia a combattere e decide di chiudere l’esercizio il salumiere Ciro Scarciello della Duchesca, che denunciò l’assenza dello Stato nel quartiere napoletano

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Rinuncia alla battaglia e chiude il negozio. Il salumiere della Duchesca, Ciro Scarciello che, dopo la sparatoria contro gli immigrati in cui è rimasta coinvolta una bimba di 9 anni, si sfogò a “Chi l’ha visto” per l’assenza dello Stato malgrado la presenza, nel quartiere, di caserme di vigili, carabinieri, polizia, finanza. Ieri mattina il salumiere ha subito l’ennesima intimidazione: sconosciuti sono entrati nel negozio e hanno spaccato il bancone dell’esercizio.

Scarciello sarà ascoltato dalla Questura come testimone, avendo detto di aver assistito alla sparatoria. E ora ha paura e ha deciso di rinunciare alla “guerra“. Ha pianto con l’imprenditore anti-racket Luigi Lombardi, isolato anche lui e sotto protezione dopo aver denunciato il pizzo a Scampia ma che è andato a trovarlo per primo lanciando un appello su Facebook perché “i cittadini onesti» oggi (sabato mattina) vadano a fare la spesa da lui”.

Leonardi, proprio su Facebook, aveva denunciato la sparizione di tutti i clienti di Ciro e della scomparsa dei giornalisti e dei media, che a lungo avevano parlato del “salumiere coraggioso”. E ieri mattina ha accolto in malo modo una delegazione di consiglieri di quartiere guidata dal presidente della Municipalità Francesco Chirico, accusandoli di fare “solo passerella”.

«Vuole scappare? Deve fare quello che sente, se sente di andarsene se ne deve andare» ha scritto Lombardi in un post su Facebook. «Se penso che sia una sconfitta? Io sono stato due giorni lì e non è entrata un’anima, ieri Scarciello ha incassato 20 euro. In un sistema dove l’illecito la fa da padrone e l’intero quartiere si mantiene così, lui è l’anomalia. È un sistema purtroppo incancrenito, ci vorrebbero anni di contrasto strutturale e culturale per cambiare la Duchesca. Qualche imprenditore serio si faccia avanti, è un lavoratore in gamba».

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