26 Marzo 2021

Mario Draghi conferenza stampa: Scuole aperte fino alla prima media. Ipotesi sanzioni per sanitari non vaccinati

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Mario Draghi conferenza stampa: riapertura scuole fino alla prima media e sanzioni per sanitari non vaccinati. Salvini: “Non si può chiudere ad Aprile”

Mario Draghi conferenza stampa: il punto della situazione. Polemico il leader della Lega.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, questo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per aggiornare sulle misure anti-Covid da adottare.

Avanza l’ipotesi di sospensione delle zone gialle in tutta Italia fino a maggio: l’Italia resterebbe arancione o rossa anche dopo le feste di Pasqua.

Critico su questo punto il leader della Lega, Matteo Salvini, che ha affermato

“È impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile. Nel nome del buonsenso che lo contraddistingue, e soprattutto dei dati medici e scientifici, chiediamo che dal 7 aprile, almeno nelle regioni e nelle città con situazione sanitaria sotto controllo, si riaprano, ovviamente in sicurezza, le attività chiuse e si ritorni alla vita a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi. […] Qualunque proposta in consiglio dei Ministri e in Parlamento avrà l’ok della Lega solo se prevederà un graduale e sicuro ritorno alla vita”.

A ribattere Draghi che sostiene: “Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo. Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. È desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati”.

Ad aprire saranno invece le scuole, anche in zona rossa, fino alla prima media per permettere una graduale ripresa delle lezioni in presenza. Lanciato un monito ai Presidenti di Regione sul tema:

“Le vostre scelte dovranno essere riconsiderate alla luce dell’affermazione dell’esecutivo che la scuola in presenza è obiettivo primario della politica del governo”.

Punto focale della conferenza stampa è la questione vaccini e, in particolare, per quanto concerne gli operatori sanitari. Diversi sono stati, infatti, i casi in cui questi ultimi hanno deciso di non sottoporsi a vaccinazione. Draghi ha ipotizzato la possibilità di introdurre una sanzione:

“Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. Quindi immagino che arriverà un decreto. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo”.

Per quanto riguarda invece il vaccino russo Sputnik, oggi al centro del dibattito dopo le affermazioni giunte dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, Mario Draghi ha affermato, così come riportato da La Repubblica:

“Non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Starei attento a fare contratti perché ieri la presidente della commissione ha messo in luce come, da un’indagine fatta dalla commissione parlando col fondo d’investimento russo, possono produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all’estero. È vaccino in due dosi, a differenza di Johnson & Johnson, e all’Ema non è stata ancora presentata formale domanda su questo ma sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell’anno. C’è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti”.

 

 

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