Draghi a Santa Maria Capua Vetere: ”Qui per capire”
Il presidente del Consiglio Mario Draghi a Santa Maria Capua Vetere per visitare il carcere insieme alla ministra della Giustizia Marta Cartabia
E’ ancora in corso la visita del presidente del Consiglio Mario Draghi a Santa Maria Capua Vetere, dove insieme alla ministra della Giustizia Marta Cartabia ha visitato il carcere. Il carcere della provincia di Caserta è al centro dell’inchiesta degli scontri avvenuti nell’aprile dello scorso anno dove sono accusati di aggressione ai detenuti i vertici della struttura e alcuni agenti penitenziari.
Venire in questo luogo oggi significa guardare da vicino per iniziare a capire. Quello che abbiamo visto negli scorsi giorni ha scosso nel profondo le coscienze degli italiani. Sono immagini di oltre un anno fa. Le indagini in corso stabiliranno le responsabilità individuali. Ma la responsabilità collettiva è di un sistema che va riformato. La Costituzione Italiana sancisce all’Articolo 27 i principi che devono guidare lo strumento della detenzione: Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. A questi principi deve accompagnarsi la tutela dei diritti universali: Il diritto all’integrità psicofisica, all’istruzione, al lavoro e alla salute, solo per citarne alcuni. Questi diritti vanno sempre protetti, in particolare in un contesto che vede limitazioni alla libertà. ll Governo non ha intenzione di dimenticare. Le proposte della Ministra Cartabia rappresentano un primo passo che appoggio con convinzione. Non può esserci giustizia dove c’è abuso. E non può esserci rieducazione dove c’è sopruso. In un contesto così difficile lavorano ogni giorno, con spirito di sacrificio e dedizione assoluta, tanti servitori dello Stato. La polizia penitenziaria, in grande maggioranza, rispetta i detenuti, la propria divisa, le istituzioni. Gli educatori assicurano le finalità riabilitative della pena. I mediatori culturali assistono i carcerati di origine straniera. I volontari permettono molte delle attività di reinserimento. A voi, e ai vostri colleghi in tutta Italia, va il più sentito ringraziamento del Governo e il mio personale”.
Anche la ministra Cartabia ha detto la sua dopo i soprusi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere circa un anno fa.
Le parole di Marta Cartabia:
“Quello che è avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono atti di ingiustificabile violenza e intimidazione. Mai più violenze e occorre procedere subito ad assunzioni nel personale delle carceri. Servono più fondi e più impegno nella formazione permanente, in particolare per la polizia penitenziaria che deve accompagnare il detenuto nel percorso di rieducazione. La pandemia ha fatto da detonatore a questioni antiche che affliggono le carceri, la prima è il sovraffollamento, occorre intervenire su “più livelli” tra cui le strutture materiali e la formazione, ma anche sul piano normativo e il pacchetto di riforme corregge “la misura penale incentrata solo sul carcere”.
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