28 Dicembre 2018

Dopo la paura Etna, nuove misure di sicurezza per il Vesuvio

Vesuvio

Dopo la paura Etna, il consigliere regionale dei Verdi fa il punto della situazione per il Vesuvio

Feriti, crolli, danni, gente in strada e tanta paura. E’ quanto accaduto a Catania per una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 sull’Etna, la più intensa da quando il vulcano ha ripreso la sua pien attività eruttiva tre giorni fa: 600 sono gli sfollati. Dal punto di vista scientifico si tratterebbe di un evento isolato e che ora si stia già andando verso un raffreddamento della lava che comporterebbe una diminuzione del fenomeno.

“Quanto accaduto alle pendici dell’Etna sia un monito per ricordarci i rischi legati all’attività vulcanica e sismica nel nostro sottosuolo”. Il consigliere regionale dei Verdi della Campania, Francesco Emilio Borrelli, ci ricorda dell”importanza della prevenzione visto quanto accaduto nei comuni etnei. “Quanto è accaduto in Sicilia deve spingere la Protezione Civile a non farci cogliere impreparati nella nostra regione. La metropoli partenopea è posta al centro tra la caldera del Vesuvio e quella dei Campi Flegrei. A tali rischi vanno aggiunti quelli del Marsili, il potente vulcano subacqueo posto al lago delle coste cilentane, e di Ischia, che sorge in una zona ad alto rischio dove c’è stato un terremoto con vittime recentemente. In particolare occorrono piani di emergenza e evacuazione per quanto riguarda queste due aree”.

“Allo stato attuale – ha proseguito Borrelli – un’eruzione del Marsili o un’attività magmatica o tellurica a Ischia rischierebbero di determinare una tragedia. Inoltre servono le prove di evacuazione nel Vesuviano e nei Campi Flegrei. Sono anni che le chiediamo. Occorre approntare piani particolareggiati e prove di evacuazione che permettano alla popolazione di sapere come muoversi in caso di emergenza. La prevenzione deve rappresentare un fondamento sia sotto il profilo della costruzione di edifici con criteri antisismici sia con la redazione di piani che permettano di agire in maniera coordinata di fronte ad eventi tellurici o vulcanici”.

 

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