9 Maggio 2021

Dogecoin: di cosa si tratta e perché se ne sta parlando

Negli ultimi giorni si sta parlando intensamente di Dogecoin, la criptovaluta che ha come sponsor l’imprenditore miliardario Elon Musk. Di cosa si tratta?

Il mondo delle criptovalute è in continua crescita e lo dimostrano i dati relativi al mese di aprile, che ha fatto registrare scambi per 1.700 miliardi di dollari di valore rispetto ai 1.200 miliardi di marzo. Un record storico, dunque, che ha portato le cryptocurrencies ad uscire dalla sfera di “gioco tecnologico per nerd” per entrare nei portafogli dei fondi di investimento, oltreché di migliaia di piccoli investitori. Tra le tante ormai esistenti, a far discutere negli ultimi giorni è la valuta nota come Dogecoin, cresciuta negli ultimi 6 mesi del 26.000 per cento, arrivando a una capitalizzazione di mercato d oltre 92 miliardi di dollari.

Nata come scherzo l’8 dicembre 2013, Dogecoin – il cui logo si rifà graficamente ad un meme di internet rappresentante un cane Shiba Inu – ha radunato sin da subito una comunità intorno a sé, raggiungendo nel gennaio 2014 una capitalizzazione di mercato di 60 milioni di dollari. Nel giugno 2017, invece, ha raggiunto una capitalizzazione di 340 milioni di dollari e nel gennaio a 2018 ha superato per la prima volta il miliardo di dollari. Ma è nell’ultimo mese di aprile che il token ha infranto ogni record, raggiungendo prima una capitalizzazione di 50 miliardi di dollari, entrando nella top 5 delle criptovalute per capitalizzazione. Fino ad arrivare ai circa 92 miliardi attuali.

Dogecoin: l’effetto Elon Musk

A dare la spinta decisiva alla crescita di Dogecoin è stato sicuramente Elon Musk, l’imprenditore sudafricano miliardario Ceo di Tesla e SpaceX. Non è del tutto chiaro quando o perché l’imprenditore si sia “affezionato” alla valuta. In ogni caso ha trascorso anni a parlarne, anche quando il suo valore era in letargo. Uno sponsor di tale portata ha indubbiamente contribuito alla viralità della storia della criptovaluta nata per scherzo, ma diventata un gigante.

Dato il grande seguito mediatico di Musk, infatti, ogni suo tweet con riferimenti diretti o indiretti al Dogecoin fa schizzare alle stelle il prezzo del token, oltre a stimolare l’interesse dei traders. E proprio la partecipazione dell’imprenditore al Saturday Night Live, una delle tasmissioni più seguite in America e nel mondo, di questa notte aveva fatto pensare ad un’ulteriore impennata.

Il calo della notte

Tuttavia, non è andata come in molti speravano. Elon Musk ha parlato più volte, nel corso della trasmissione, di Dogecoin, ma gli effetti sul prezzo sono stati tutt’altro che positivi. Il token, infatti, è stato vittima di una fortissima correzione, che lo ha riportato nel corso della puntata sotto quota 0,50 dollari. Mercati in evidente difficoltà, con la vendita che ha scatenato la corsa al ribasso che sarebbe però partita, in coordinamento, da diversi portafogli importanti. In ogni caso, l’obiettivo a lungo termine – dichiarato dall’imprenditore – è quello di raggiungere quota 1 dollaro, anche se molti analisti, esperti di mercati finanziari, prevedono lo scoppio d quella che, a loro giudizio, è soltanto un’enorme bolla speculativa.

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