Dignità autonome di prostituzione al Teatro Bellini di Napoli
Dignità Autonome di prostituzione torna al teatro Bellini di Napoli fino al 7 gennaio. Uno spettacolo, un’esperienza teatrale per meglio dire, che ha come fulcro la valorizzazione dell’arte
Un aspetto decisamente diverso, quello che lo spettatore di Dignità Autonome di prostituzione si è ritrovato avanti in queste sere di spettacolo entrando negli spazi del Teatro Bellini di Napoli. Dignità torna a grande richiesta di pubblico al Bellini festeggiando i 10 anni di spettacoli e repliche, e per consacrare così un nuovo successo.
Dalla regia innovativa di Luciano Melchionna, che veste egli stesso i panni del personaggio teatrale, nasce la casa chiusa dell’arte teatrale. Lo spettatore viene catapultato per 4 ore in un mondo diverso, dove non è più soltanto uno spettatore che, comodamente seduto in poltrona, gode dell’azione teatrale, ma si trasforma in un cliente regolarmente pagante di un bordello. Un bordello in cui ad essere prostituita è soltanto la performance teatrale dei protagonisti della casa.
Molti i personaggi tra cui scegliere e con cui contrattare il prezzo della sua personalissima esperienza artistica. Tantissimi gli spazi del teatro, adibiti a stanzette, da esplorare in uno spettacolo itinerante come non si è mai visto.
Sorprendente, questo l’aggettivo che maggiormente si addice ad uno spettacolo di tale calibro, per chi (come me) lo guarda per la prima volta. Una grande festa, una balera, nel finale tutto il teatro si trasforma in ‘sala da festa e da ballo’ di altri tempi, che in realtà ci lascia comprendere in che modo l’esperienza teatrale di Dignità autonome ci ha permesso di dimenticare la nostra realtà e vivere per una sera in un mondo tanto agognato e sognato.
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