22 Agosto 2015

Si accende la polemica sui funerali di Casamonica, ecco le parole di Luigi Di Maio

Non cessano le polemiche per uno dei funerali più discussi di sempre, anzi… Ecco le parole del vicepresidente Luigi Di Maio

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Roma, funerali del boss Casamonica. Il dissenso dei cittadini di Roma si aggiunge alle invettive dei politici che non perdono occasione per farsi propaganda e per attaccarsi a vicenda e alla vergogna di tutti gli Italiani per una notizia che ci ha resi tristemente famosi oltre oceano aggiudicandosi la prima pagina del New York Times.

Tutti sanno cosa è successo, tutti si dicono indignati, ma quando si parla di responsabilità ognuno se ne lava le mani e la patata bollente passa dal parroco, alla famiglia che ha organizzato tutto, all’amministrazione romana, alla politica e così via, senza mai trovare il capo della matassa.

Un giorno dopo la vicenda che ha infiammato l’opinione pubblica italiana, la situazione è sempre più intricata: l’ultima notizia riguarda l’elicottero che cospargeva petali durante la marcia funebre.

Quello che inizialmente era stato definito un volo che non necessitava di una particolare autorizzazione, è costato al pilota una sospensione della licenza in via cautelativa. Oltre ad essere vietato il lancio di materiale da bordo, infatti, proibito è anche il sorvolo di una città come Roma da parte di un elicottero monomotore, quale era quello utilizzato per l’occasione soprattutto se si oltrepassa la quota minima di volo di 1000 piedi.

La notizia riguarda da vicino noi napoletani poiché l’elicottero è partito da Terzigno.

Al di là di questo, però, la domanda che tutti ci stiamo ponendo è: “Come è stato possibile?”

Come è possibile che, intervistati, i membri della famiglia Casamonica rispondono con tutta la naturalezza possibile “noi usiamo così” mentre tutta l’Italia sta a guardare il verificarsi di un episodio ai limiti della legalità e contro ogni logica, laica o cristiana che sia?

In questo contesto appaiono rassicuranti le parole di Luigi Di Maio nel post sula sua pagina Facebook di qualche ora fa : “L’onesta tornerà di moda”, e questo noi ce lo auguriamo.

Si parla di una “quinta mafia” la mafia capitale, che è quella che regna incontrastata a Roma e che, a quanto pare, è l’unica ‘istituzione’ che può e in pratica fa quello che vuole, senza remore, senza regole.

Quello di ieri è stato il funerale della legalità. Ma deve essere l’ultimo.” : così conclude Di Maio, con quello che può essere l’auspicio di chi ancora non si è stancato di credere che qualcosa possa cambiare, chi ancora crede che l’essere totalmente disillusi e perdere completamente le speranze è la vittoria delle persone che rovinano l’Italia.

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