19 Luglio 2022

De Luca: “Se Draghi si dimette facciamo una figuraccia”

De Luca

CONCORSONE CAMPANIA

Nella giornata di oggi Vincenzo De Luca si è espresso su Draghi: “Se Draghi si dimette facciamo la figura dei disturbati mentali”

Napoli. Vincenzo De Luca ha espresso la sua opinione su quanto sta accadendo al governo Draghi negli ultimi giorni. Infatti De Luca questa mattina si trovava alla cerimonia di consegna al pubblico dell’Atrio del Platano e della Sala Catasti del complesso monastico dei SS. Severino e Sossio, ristrutturati nell’ambito del Grande Progetto Centro Storico di Napoli – Valorizzazione sito Unesco.

Qui ha incontrato i giornalisti ai quali ha prima spiegato il progetto di rilancio del Centro Storico di Napoli e gli innumerevoli progetti e investimenti da lanciare sul territorio campano:

Questo è un investimento che abbiamo fatto come Regione di 3 milioni e mezzo di euro nell’ambito della ripresa e rilancio del Grande Progetto Centro Storico di Napoli – Valorizzazione sito Unesco. Abbiamo spostato gli importi del Pon Campania agli anni successivi. Delle risorse disponibile (che erano 85 milioni di euro), abbiamo realizzato progetti per un totale di 24 milioni e ora dobbiamo continuare con il resto. Parliamo di un intervento bellissimo, in un archivio straordinario di 100 mila documenti storici e potete trovare un’incisione sul marmo di un atto notarile del 7 secolo avanti cristo, una ricchezza straordinaria. Questi documenti sono entrati nell’ecosistema digitale della Regione Campania. Se uno ti mette in mano 100 milioni di euro e dopo anni non si è mossa una foglia vuol dire che c’è qualche debolezza amministrativa ma bisogna proseguire con i lavori. Qualche giorno fa abbiamo parlato di rifare tre ospedali storici.

Il centro storico è il più grande d’Europa insieme a quello di Genova, una grande sfida urbanistica che dobbiamo vincere. Serve un lavoro di medio-lungo periodo e la capacità amministrativa. Complessivamente non abbiamo perso molto, c’erano questi 100 milioni non spesi e abbiamo concordato con l’Ue lo slittamento a 14-20 ma dobbiamo rendicontare la spesa altrimenti dobbiamo restituire i soldi. Sugli 84 milioni residui, 18-20 sono opere già completate e rendicontabili, dobbiamo investire gli altri milioni. Il lavoro è ripreso, non dobbiamo perdere tempo con le palle e le fesserie. Mi auguro che comincino i lavori per il recupero di S.Pietro a Maiella“.

Poi, si è espresso su quanto sta accadendo al governo Draghi e alla lista firmata da più di 100mila politici e associazioni: “Ho firmato anche io. Onestamente avere una crisi di governo in questi tempi, facciamo la figura dei disturbati mentali con l’Europa che non comprende: ottiene la fiducia e si dimette. Abbiamo scadenze ravvicinate che riguardano il Pnr, la sanità. Abbiamo bisogno di un governo che esista altrimenti diventa difficile pure litigare“.

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