17 Aprile 2020

De Luca: “Se apriamo ora, saremo costretti a richiudere tutto”

Foto da Positano News

coronavirus de luca

Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca fa il consueto punto della situazione nella diretta del venerdì pomeriggio

“Nulla sarà più come prima dopo questa epidemia, a partire dall’organizzazione di società, relazioni, alle attività produttive. Saremo chiamati a riorganizzare le vite e le priorità”. Così esordisce Vincenzo De Luca, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la sua consueta diretta.

“Stiamo salvato la Campania– continua De Luca – Siamo la maggior regione per densità di abitanti su chilometro quadrato. Non era facile e non era scontato salvare la Regione. Lo abbiamo fatto con migliaia di persone e con l’aiuto di migliaia di altre persone. Qualcuno non fa altro che tentare di screditarci. Ma siamo un modello di efficienza amministrativa e concretezza. Saremo i primi di Italia ad uscire dal tunnel se continuiamo così“.

Il chiacchierificio, la fabbrica dei tweet ha ripreso – sottolinea De Luca con un pizzico di polemica il presidente della regione –C’è molta gente che in questi mesi è andata in astinenza da tweet, ma ricordiamoci che stiamo parlando di cose serie. Si è aperta la fase 2 e si è aperta all’insegna della politica politicante che sembra essere ritornata in campo, che tristezza. Il dibattito che abbiamo visto sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità è stato da questo punto di vista un esempio sconcertante di ideologia e chiacchierificio“.

Le autorità scientifiche ci ricordano che siamo ancora in larga parte del territorio italiano nella fase 1. E cioè una fase di presenza massiccia di contagio – continua De Luca –Si preme per affrettare la ripresa di tutto, ma io credo che dobbiamo avere gran senso di responsabilità. I dati dei nuovi contagi sono ancora alti.”

“Se una regione con una situazione epidemiologica assolutamente non rassicurante, accelera i tempi rischia di rovinare l’italia intera – dichiara De Luca- La Campania sarà costretta a chiudere i suoi confini. Non si possono fare esperimenti. Sappiamo di dover convivere per lunghi mesi con il virus. Ma un conto è programmare la fase due in maniera responsabile, un conto è dare il rompete le righe, liberi tutti. Il piano di riapertura deve essere accompagnato da un piano sanitario”.

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