Daniele Poggio Lega:”Ho perso 25 kg per il covid. Ho cicatrici sui polmoni”
Daniele Poggio Lega: il consigliere regionale racconta la sua esperienza col covid-19:”Non sottovalutiamo la malattia”
DANIELE POGGIO LEGA: Il consigliere regionale leghista si racconta in un lungo post sulla sua pagina facebook e descrive i momenti passati con il covid. Spiega quanto è stato difficile convivere con la malattia e invita tutti a seguire le disposizioni.
“Sono risultato positivo al virus quando ancora si sapeva poco o nulla a riguardo. Leggera febbriciattola e senso di spossatezza mi hanno portato a effettuare una prima visita di controllo all’ospedale di Novi Ligure. Qualche giorno dopo, a casa, utilizzando un saturimetro, strumento che misura la quantità di ossigeno nel sangue, mi sono accorto che la situazione stava peggiorando e nel giro di pochissimo tempo mi sono ritrovato in coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Alessandria. Dei 45 giorni trascorsi lì non ricordo ovviamente nulla. I successivi 15 giorni li ho passati nel reparto di pneumologia, continuando le terapie e assumendo l’eparina contro i coaguli che non permettevano il passaggio dell’ossigeno dai polmoni al sangue”.
“Una volta migliorata la mia capacità di respirare, sono stato dimesso e ho iniziato pian piano a tornare alla normalità. Di certo, è stato un percorso lungo, difficile e doloroso, non solo per me, ma anche per la mia famiglia. Questa malattia, oltre ai danni fisici, causa depressione e stati d’ansia, dai quali sono lentamente uscito anche e soprattutto grazie alla forza che sono riuscite a trasmettermi le persone a me vicine, che non finirò mai di ringraziare. Come non ringrazierò mai abbastanza i primari, i medici e il personale ospedaliero dei reparti di rianimazione e di pneumologia dell’Ospedale Civile di Alessandria. Il nostro ospedale è una struttura efficiente ed il reparto di rianimazione è veramente un’eccellenza sanitaria sotto ogni punto di vista. Tutti noi ci dobbiamo rendere conto della fortuna che abbiamo a poter contare su di loro”.
“Io ho perso in tutto 25 chili e l’ultima Tac, 10 giorni fa, ha evidenziato cicatrici sui polmoni, ma posso dire di esserne uscito. Quello che mi sento in dovere di suggerire a tutti è di non sottovalutare questa malattia. Purtroppo, c’è ancora tanta, troppa gente che agisce con leggerezza, senza pensare alle conseguenze a cui potrebbe andare incontro. Il mio appello è di osservare tutte le disposizioni, stare molto attenti in qualunque situazione, indossare sempre la mascherina e rispettare le distanze di sicurezza”.
“Da medico, poi, credo che la chiusura totale per almeno un mese sia l’unica strada per uscire dall’emergenza e cercare di ridare respiro agli ospedali. Personalmente, avrei istituito le zone rosse molto prima. Certo, chiudere comporta danni economici, che lo Stato deve necessariamente coprire con interventi a favore di attività e piccoli commercianti, ma se vogliamo bloccare il diffondersi dell’infezione non esiste altra via se non quella di restare a casa il più possibile e ridurre al minimo i contatti”.
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