11 Febbraio 2024

Crispano, cittadinanza onoraria per Don Adriano Police

Il sindaco: Don Adriano è stato il mio padre spirituale da sindaco e mi ha insegnato due parole importanti: comunità e rete...

foto: NapoliZon

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CRISPANO: CITTADINANZA ONORARIA PER DON ADRIANO POLICE. Nella serata di ieri, il sindaco di Crispano, Michele Emiliano, ha conferito la cittadinanza onoraria a don Adriano Police, parroco della comunità di Crispano dal 2011 al 2020 e attualmente sacerdote a Villa Literno, presso la chiesa di S.Maria Assunta.

La cerimonia si è tenuta al termine della messa nella chiesa di San Gregorio Magno di Crispano. Il sindaco ha dedicato molte belle parole al parroco: “Don Adriano è stato il mio padre spirituale da sindaco e mi ha insegnato due parole importanti: comunità e rete. È stato fondamentale per me e per questa comunità. Sappiamo che si diventa cittadini di un luogo per nascita o per scelta. Don Adriano diventa cittadino di Crispano perché lo abbiamo desiderato tutti noi. Rimarrà un patrimonio di questo territorio. E inoltre, ci tenevo a dire che prossimamente sarà realizzato qualcosa fortemente voluto da lui: intitoleremo una strada a Lino Romano, giovane vittima innocente di camorra”.

CRISPANO: CITTADINANZA ONORARIA AD ADRIANO POLICE. LE PAROLE DEL PARROCO

Successivamente, il sindaco ha consegnato la chiave della città al parroco, il quale ha ringraziato tutti affermando: “La prima parola che viene dal cuore è grazie. La medicina della nostra vita sono le relazioni, come detto anche durante l’omelia ed è proprio ciò che ho cercato di vivere. Noi non siamo professionisti, e ciò che realmente aiuta a vivere da parroco sono le relazioni con le persone. Grazie per tutto ciò che è stata la mia esperienza a Crispano. Non abbiamo compiuto gesti straordinari, abbiamo cercato di vivere straordinariamente l’ordinario…incontrando, parlando. Grazie”.

Successivamente, Don Adriano ha ringraziato Don Carmine, attuale sacerdote di Crispano, per avergli aperto le porte della chiesa. Ha affermato: “L’incontro poteva tenersi altrove, ma qui c’è la possibilità di sentirci ancora di più in famiglia”.

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