5 Novembre 2021

Covid, l’OMS avverte: “Siamo nella quarta ondata. Rischiamo 500mila morti entro Febbraio”

Covid

Covid, torna la paura: casi in aumento, in crescita anche ricoveri e decessi. OMS: “Siamo nella quarta ondata. Rischiamo 500mila morti”

COVID, SALE L’ALLERTA: LA QUARTA ONDATA E’ GIA’ ARRIVATA?- Sale l’attenzione in Europa per l’impennata dei casi di Covid registrata nelle ultime ore. Crescono i pazienti ricoverati in ospedale e sia OMS che EMA avvertono gli Stati: “Siamo nel pieno della Pandemia. Il virus non è affatto sconfitto”. Secondo le stime, potrebbero esserci ben 500mila morti entro il mese di Febbraio, se la curva epidemiologica non cambia.

Siamo, di nuovo, all’epicentro” della pandemia, ha detto il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge. “L’attuale ritmo dei contagi nei 53 paesi della regione europea suscita forte preoccupazione”, ha detto Hans Kluge in conferenza stampa. “La situazione epidemiologica del Covid in Europa è molto preoccupante. E’ di assoluta importanza che tutti si vaccinino, perché nessuno è protetto fino a quando tutti saranno protetti. Occorre seguire tutte le precauzioni con attenzione”, avverte l’EMA.

Ecco riportate anche le parole di Marco Cavalieri, responsabile vaccini dell’Agenzia europea del farmaco, in conferenza stampa: Siamo già nella quarta ondata della pandemia da Covid. Ci sono soggetti particolarmente vulnerabili al virus del Covid. Già raccomandiamo una terza dose per pazienti immunodepressi e non è escluso che questa categoria di persone che non rispondono alla vaccinazione possa avere benefici da una quarta dose già adesso. Stiamo raccogliendo dati per dare indicazioni certe il prima possibile sulle fasce di popolazione che potrebbero beneficiare di una quarta dose nel prossimo futuro“.

Speranza: “Tutelare i più fragili, occorre terza dose”

Infine, dell’Emergenza Covid ha parlato anche Roberto Speranza, Ministro della Salute: “Le parole dell’Oms di oggi non possono essere sottovalutate: il contagio in Europa sta crescendo in modo significativo soprattutto in alcuni Paesi ma l’alta diffusione di vaccino ci sta consentendo di rompere la catena tra il numero dei contagiati e il numero di ospedalizzati e decessi. I numeri dell’Italia sono in questo momento più bassi degli altri Paesi Ue ma più alti per le vaccinazioni. Quindi la strada della vaccinazione è quella giusta: i vaccini sono il vero strumento per gestire questa fase. Dobbiamo accelerare sulla terza dose che è un pezzo fondamentale della nostra strategia e dobbiamo insistere perché con essa alziamo il livello di protezione soprattutto nei più fragili. Il campanello di allarme suonato da Oms deve fare alzare ancora la soglia di attenzione, però guardiamo comunque ai prossimi mesi con la consapevolezza che c’è uno strumento in più che sono i vaccini“.

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