22 Dicembre 2020

Covid e scuola, il legame studenti-professori oltre la dad. La bella storia di Napoli…

Per l'immagine, si ringrazia TGCOM24

covid e scuola

Covid e scuola: mentre imperversano polemiche sull’utilità della dad, da Napoli una bella storia che testimonia profondità legami scolastici

Covid e scuola – La pandemia ha scatenato una serie pressoché infinita di polemiche in merito alla chiusura delle scuole e all’utilità della didattica a distanza.

La decisione di chiudere le scuole medie e superiori e di attivare la didattica a distanza si è resa necessaria su tutto il territorio nazionale a causa dell’aumento vertiginoso dei numeri del contagio, nel mese di ottobre.

Molti genitori hanno sostenuto l’inadeguatezza della DaD, incapace di raggiungere la totalità degli studenti e di coinvolgerli nel modo giusto nel difficile percorso di apprendimento.

Eppure, in questi mesi ci sono giunte numerose storie di una DaD proficua ed efficace, che – per quanto imparagonabile all’insegnamento/apprendimento in presenza – è stata in grado di preservare il rapporto tra studenti e docenti.

Da Napoli, ci arriva una bella testimonianza di quello speciale e profondissimo rapporto che lega studenti e docenti.

Il protagonista della vicenda è il prof. Ciro Tremolaterra, professore presso il Liceo Umberto I di Napoli ed autore di libri di poesie e filastrocche.

Come ha egli stesso raccontato ai colleghi di Fanpage.it, ieri, durante una lezione in DaD, ha ricevuto una bella sorpresa da parte di una delle sue classi: al termine della lezione, infatti, i suoi studenti hanno esposto dei cartelli in cui hanno ringraziato il loro professore per il lavoro svolto.

Queste le parole del prof. ai microfoni di Fanpage.it:

“Sono gli ultimi due giorni di scuola a distanza, prima delle vacanze di Natale, e in fondo abbiamo tutti bisogno di staccare la spina dei nostri pc o tablet per un po’. Penso di salutare le mie classi domani, ma con una, la IV H, domani non ci vediamo, non è nell’orario martedì. Sono ragazze e ragazzi che ho incontrato quest’anno a scuola solo per due giorni.

L’anno scorso non avevo la sezione H. Due mattine ci siamo visti a scuola, a causa dell’alternanza e perché il 15 ottobre, inaspettatamente, le scuole sono state chiuse agli alunni. Eppure anche a distanza si è stabilito un buon rapporto, penso mi abbiano apprezzato. Io non sento tanto bene, all’inizio dicevo loro di parlare non ad alta voce ma più lentamente, scandendo bene le parole. E loro mi hanno aiutato, davvero.

Mi ero preparato a salutarli con calore, ad augurare loro di essere almeno un po’ più spensierati in questi giorni e dire che mi aveva fatto piacere, in questo periodo difficile, comunicare con loro la mattina. Quando mi sono collegato, ho visto che pochi avevano attivato la telecamera. Anzi, quasi nessuno. Quindi sullo schermo c’erano solo tante lettere. Strano, di solito delle mie tre classi, sono i ragazzi che hanno avuto meno problemi con le telecamere.

Glielo ho detto: ragazzi, come va? È l’ultimo giorno che ci vediamo prima delle vacanze, almeno mostratevi, non fate che siete tutte lettere… Allora è apparsa una ragazza ma dopo un secondo è scomparsa di nuovo. Tra l’altro con la Dad è un po’ così, la connessione a volta va bene, altre volte meno. Ogni tanto compare la scritta: l’alunno “nome cognome” sta partecipando o ha abbandonato…

Poi gli alunni sono comparsi tutti insieme e avevano i foglietti con le scritte Grazie e Grazie prof, qualche cuore. Mi sono commosso, questa è stata la mia prima reazione, davvero. Glielo ho detto e ho chiesto di aspettare perché volevo fotografarli.
Mi avete fatto una bella sorpresa… Ho visto che loro sono stati contenti.
Ho interrogato poi due alunne in Storia e alla fine dell’ora, ancora li ho ringraziati.
Dopo mi sentivo meglio, contento, come se fossi stato a scuola in una di quelle giornate in cui tutto va bene, riesci a spiegare con soddisfazione, e poi esci di scuola e puoi prendere un altro caffè, fare una chiacchierata con un collega, prima di tornare a casa.
La Dad ha i suoi limiti. Ma il fattore umano, mi sono accorto, “buca sempre lo schermo”. Sono grato ai ragazzi”.

Si ringrazia i colleghi di Fanpage.it.

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