8 Dicembre 2020

Covid-19, Ricciardi: “Dicembre e Gennaio saranno terribili, no a liberi tutti”

Si ringrazia ilmeteo.it per la foto.

Coronavirus Ricciardi

Covid-19, cala lievemente la curva dei contagi. Ricciardi: “Resta fondamentale il rispetto delle regole, Dicembre e Gennaio mesi terribili”

I nuovi casi di Covid-19 in Italia diminuiscono lievemente, ma ci sono ancora centinaia di morti per Coronavirus. Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute lancia l’allarme: “Importante il rispetto delle regole. Siamo ancora nel pieno della seconda ondata del Covid, e dicembre e gennaio saranno due mesi terribili per due motivi: per i problemi nell’accesso ai servizi e per le tante differenze a livello regionale”.

Il direttore scientifico degli Istituti clinici scientifici Maugeri ha poi così proseguito: “Resta fondamentale continuare a rispetto delle regole, sia a livello individuale che da parte degli organismi istituzionali, perché se si allentano le misure troppo presto non solo non si inverte il trend, ma il rischio è quello di trovarci di fronte a mesi difficilissimi, in cui Covid e influenza correranno insieme. Perché il coronavirus circola ancora in modo importante, e non rispetta i confini regionali”. 

Ricciardi si associa quindi al coro degli esperti del Cts, che chiede di evitare assembramenti e limitare al massimo i contatti sociali per migliorare la situazione relativa al Covid-19: “Anche noi eravamo abituati a riunioni familiari con 15-20 persone, ma quest’anno non si può. Festeggerò con mia moglie e le mie figlie”.
“Non bisogna allentare troppo presto, o dare l’impressione che la zona gialla sia liberi tutti. Altrimenti c’è il rischio di un ulteriore aggravamento dell’ondata epidemica. Se invece terremo duro, a gennaio arriverà il calo vero dei nuovi casi, così come quello dei decessi.”

Infine, Ricciardi ha parlato di influenza e vaccino anti Coronavirus: “Attenzione però, riuscire a ridurre la curva non è ineluttabile: se non si capisce che le evidenze valgono per tutta Italia e che il virus non conosce confini, c’è il rischio che la curva torni a crescere. E questo proprio quando ci aspettiamo il maggior numero di casi di influenza. “Le dosi di vaccino all’inizio saranno limitate, dunque andranno riservate prima ai soggetti più esposti per rischio o per età. Dunque gli operatori sanitari e quelli essenziali, oltre che i soggetti più fragili, ovvero gli anziani ricoverati nelle strutture e quelli che sono a casa”

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