Corsi di guida gratuiti per cento donne rifugiate a Napoli
“Donne: una patente per l’accoglienza”: banditi dal Comune di Napoli cento posti per corsi di guida gratuiti riservati a donne rifugiate
Napoli si conferma ancora una volta come una città solidale e inclusiva, attraverso un nuovo progetto che offre corsi di guida gratuiti a donne rifugiate. L’iniziativa “Donne: una patente per l’accoglienza” promette di aprire le porte dell’autonomia a 100 donne rifugiate residenti nel capoluogo campano.
Il Comune di Napoli ha avviato il progetto in collaborazione con l’UNHCR, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e le autoscuole locali. “Donne: una patente per l’accoglienza” continua il lavoro sulle politiche di inclusione.
Corsi di guida gratuiti in tutta la provincia
“Donne: una patente per l’accoglienza” offre corsi di guida gratuiti per cento donne rifugiate nella città di Napoli. Una splendida iniziativa con cui il Comune vuole sostenere delle donne in difficoltà. In questo modo, si offre infatti l’opportunità di frequentare corsi di guida su tutto il territorio cittadino.
Questo ambizioso programma non solo mira a fornire strumenti pratici per la guida sicura, ma rappresenta anche un’opportunità concreta per l’inserimento lavorativo. Infatti, con la patente le 100 partecipanti avranno accesso ad una più ampia gamma di opportunità professionali.
Il protocollo, sottoscritto dal Comune di Napoli con il Ministero delle Infrastrutture e l’UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati), è un chiaro segnale dell’impegno congiunto delle istituzioni nel promuovere l’autonomia e l’integrazione delle donne rifugiate.
Le autoscuole coinvolte nel progetto, distribuite in tutta la città, svolgono un ruolo fondamentale nel fornire corsi di guida gratuiti di alta qualità e supporto pratico alle partecipanti. La collaborazione tra il settore pubblico e privato, contribuisce a rompere le barriere economiche che altrimenti limitano l’accesso alle donne rifugiate.
Le destinatarie dell’iniziativa del Comune
Le beneficiarie di questo progetto sono donne che godono dello status di rifugiate o che sono richiedenti asilo. É necessario essere in possesso di un permesso di soggiorno o un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
L’iniziativa segue un approccio inclusivo e attento alle esigenze specifiche delle donne, per favorire la loro integrazione nella società. Inoltre, si cerca di garantire l’accesso equo alle opportunità di formazione e di lavoro e di promuovere la loro partecipazione attiva nella vita della comunità.
“E’ un progetto che offre un contributo importante al sistema dell’accoglienza e dell’integrazione delle persone migranti”, ha detto il sindaco Manfredi nell’intervento di presentazione del progetto. Stavolta, l’indirizzo delle politiche di inclusione già perseguito dal Comune si arricchisce del contributo di organismi internazionali.
L’iniziativa di Napoli non solo offre alle donne rifugiate la possibilità di acquisire competenze vitali per la loro autonomia e indipendenza, ma trasmette anche un messaggio potente di accoglienza e solidarietà. Napoli si distingue ancora come esempio virtuoso di Istituzioni che vogliono fare una differenza tangibile nella vita delle persone in cerca di protezione e opportunità.
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