Coronavirus, seconda quarantena per Hong Kong?
Coronavirus, i telegiornali parlano di una seconda quarantena per Hong Kong. Heather Parisi replica: “Si tratta della prima quarantena”
La città di Hong Kong, come si apprende da diverse testate e telegiornali, sembra fronteggiare una seconda ondata di epidemia da Coronavirus. I casi di infezione aumentano di 32 unità, arrivando ad un totale di 714. La città quindi, si rimetterebbe in quarantena, dopo ben due mesi di lockdown. I numeri diffusi dal CHP (Centro per la protezione della salute) costringono le autorità ad una nuova serrata della città.
Secondo testate come TGCOM24 o Ilfattoquotidiano.it le accuse primarie vengono fatte ai cittadini europei e nordamericani, che in poco tempo hanno triplicato il numero dei contagiati. Svuotate, dunque, strade e negozi che stavano tornando alla normalità, anche con il transito dei mezzi pubblici. Le frontiere sono bloccate e ritornano le restrizioni su riunioni, eventi e assembramenti di ogni genere. Annullati anche i concerti.
La replica di Heather Parisi
La nota cantante italiana vive da anni con la famiglia ad Hong Kong e in merito alla notizia di una “seconda quarantena” si esprime con un post Instagram molto dettagliato.
« Vorrei fare un po’ di chiarezza dopo aver letto su alcuni quotidiani italiani tra questi @ilfattoquotidianoit e @il_post alcune notizie inesatte (parecchio inesatte) relative alla situazione a Hong Kong, in particolare con riferimento alla presunta “riapertura di uffici, negozi e fabbriche” (ma quali fabbriche ci sono a Hong Kong?!?) e a una seconda quarantena.
A HK non c’è mai stata nemmeno una “prima” quarantena intesa come obbligo per i cittadini di rimanere a casa. E non c’è nemmeno ora una seconda.
A HK non sono mai state chiuse le attività commerciali di alcun genere. E non sono chiuse nemmeno ora. A HK non sono mai stati chiusi gli uffici, ma è stata invitata la cittadinanza a lavorare da casa laddove era possibile e quindi su base esclusivamente volontaria.
A HK non sono mai stati chiusi i ristoranti.
Dal 27 marzo è stato introdotto l’obbligo di diminuire del 50% la capienza dei coperti, di rispettare la distanza di un metro e di non preparare tavoli con più di 4 persone.Le scuole sono chiuse dal 24 gennaio. Sono in vigore alcune attenzioni e precauzioni come quelle della misurazione della temperatura nei punti di accesso ad edifici pubblici e privati, la igienizzazione dei trasporti pubblici. A Hong Kong l’uso della maschera è consigliato ma non è obbligatoria anche se la totalità della popolazione la indossa fin dall’inizio dell’epidemia. »
Un’accusa alle testate italiane…
« Dalla settimana scorsa, a seguito dell’esplosione di qualche centinaio di casi, quasi tutti riferiti a persone rientrate a Hong Kong, il governo ha deciso di introdurre l’obbligo di quarantena per chiunque arrivi a Hong Kong dall’estero e di chiudere i luoghi pubblici e privati destinati ad attività sportive. Credo che sia compito di chi fa informazione di verificare fonti e notizie prima di pubblicarle. A meno che l’unico compito sia quello di indirizzare l’opinione pubblica verso determinati stati d’animo.
N.B. Non confondete la Cina con Hong Kong per favore. Si tratta di due paesi diversi che saranno pienamente unificati solo nel 2047. Fino ad allora, Hong Kong ha il suo governo e i suoi confini nazionali.
Stay safe »
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