Coronavirus scuole, la Puglia resta in didattica digitale integrata fino al 15 gennaio
Coronavirus scuole, il Governo riapre le scuole il 7, alcune Regioni dicono no. Anche la Puglia allunga la dad fino al 15 gennaio
Coronavirus scuole – Il 7 gennaio è la data attesa da mesi da genitori, associazioni di settore e studenti, ansiosi di tornare alla didattica in presenza, alle ore trascorse in aula con i propri compagni di classe, tra un cantico ed una risata.
Momenti che resteranno indelebili nei loro ricordi: le lezioni ansiogene del professore più severo con annessa difficilissima interrogazione, gli insegnamenti del professore preferito che ama ridere con i suoi studenti, le interminabili ore con i compagni di classe, i primi amori nati tra i banchi di scuola.
Il covid ha cancellato un intero anno di ricordi, di esperienze formative ed il 7 gennaio, data fissata dal governo per il graduale ritorno a scuola anche per gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, era visto come il ritorno ad una qualche forma di normalità.
Ma i numeri del contagio, per quanto non esorbitanti e attualmente sotto controllo, non lasciano tranquille le istituzioni.
E così, le disposizioni governative non saranno rispettate ovunque ma saranno le Regioni a decidere per la riapertura o meno delle scuole con la didattica in presenza.
Coronavirus scuole, la Puglia non riapre
La Puglia ha appena comunicato che si proseguirà con la didattica digitale integrata fino al 15 gennaio.
A dichiararlo, il Presidente della Regione Michele Emiliano, che spiega le motivazioni alla base di questa difficile scelta:
“Questa scelta si fonda su ragioni epidemiologiche e di mitigazione del rischio di contagio. L’evoluzione della curva dei contagi e dell’indice Rt non è chiara. Non sappiamo ancora quali effetti sui contagi ci sono dopo il periodo festivo. Inoltre, alla luce dei dati forniti dai dipartimenti di prevenzione, è evidente che il virus circola e non ha allentato la sua morsa.
L’ordinanza sarà in vigore per un periodo limitato di tempo, quindi è provvisoria e precauzionale, in attesa che la cabina di regia del ministero della Salute chiarisca l’effettivo livello di pericolo. Com’è noto, il Governo la notte scorsa ha cambiato alcuni dei criteri per le zonizzazioni gialla-arancione-rossa, rendendoli più stringenti e valutando una situazione di rischio talmente preoccupante da richiedere un simile provvedimento. La scelta della Didattica digitale integrata va incontro anche alle richieste di tutte le rappresentanze sindacali della scuola che per la prima volta si sono espresse all’unanimità in tal senso. Rimane ferma la possibilità per i bisogni speciali e altre situazioni di necessità di richiedere la didattica in presenza secondo le modalità previste dall’ordinanza”.
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