Coronavirus – Rischio seconda ondata, lo dice il Ministro
Coronavirus: c’è la paura e il rischio per una seconda ondata. Ecco le parole ufficiali del ministro della Salute Roberto Speranza
CORONAVIRUS – Se una settimana fa si ‘festeggiava’ il traguardo importante della Regione Campania e il calo dei contagi nella altre regioni, adesso circola paura.
Potrebbe esserci il rischio di una seconda ondata, ad affermarlo è – il ministro della Salute – Roberto Speranza.
Ecco le sue parole:
“Aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero, diminuiscono i deceduti. L’indice Rt è in tutta Italia sotto 1. Sono dati incoraggianti che però rappresentano solo una parte della realtà. Le analisi rilevano indicazioni precise che non dobbiamo sottovalutare.
L’epidemia non è finita: ci sono ancora focolai di trasmissione e il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare. Dobbiamo essere pronti a una eventuale seconda ondata”.
Alla Camera – in merito all’emergenza Coronavirus – Speranza spiega:
“Occorre tenere alto il numero dei tamponi effettuati, soprattutto per ricercare possibili focolai laddove il Covid ci ha fatto più male. Non bisogna esitare nemmeno un secondo a prendere nuovi provvedimenti rigorosi laddove se ne manifesti la necessità.
Dopo mesi drammatici, tutti, io credo, avvertiamo l’urgente esigenza di allargare e rilanciare il confronto istituzionale, politico e sociale.
Serve un confronto a tutto campo, a partire dalle forze politiche in Parlamento, con le tante preziose energie delle professioni sanitarie, del mondo scientifico, università, volontariato e associazionismo.
Serve una limpida dialettica tra maggioranza ed opposizione, tra forze che a diversi livelli istituzionali hanno, nella gestione della sanità, rilevanti e concorrenti responsabilità di governo, così come definito dall’articolo 117 della nostra Costituzione.
Per me la collaborazione non è una scelta ma un vero e proprio obbligo istituzionale.”
Il ministro della Salute conclude dicendo:
“Come è evidente, la prudenza resta per me la regola fondamentale perché non saremo definitivamente “sicuri” senza il vaccino che è lo strumento principe per sconfiggere definitivamente questa pandemia.
L’Italia in queste settimane è stata protagonista di una forte iniziativa in Europa.
Insieme ai miei colleghi di Germania, Francia ed Olanda abbiamo costruito un’alleanza di testa che guiderà l’approvvigionamento del vaccino per tutti i Paesi Europei.
L’Unione deve essere in grado di garantire, attraverso un processo equo e trasparente, che tutti possano avere accesso al vaccino”.
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