Coronavirus, Poggioreale primo in Italia. Arrivano i termoscanner
Coronavirus, al carcere di Poggioreale arriva il termoscanner. Maggiore sicurezza per i detenuti
NAPOLI – Per consolare il cuore di molti, arriva una notizia che placherà gli animi di una parte dei cittadini napoletani. Data l’emergenza legata al Coronavirus, molte persone nelle scorse settimane avevano protestato fuori le carceri. Il motivo sarebbe la poca sicurezza dei loro parenti detenuti, considerati più a rischio nel contrarre il virus.
Per questo motivo oggi apprendiamo che nella casa circondariale di Napoli Poggioreale arriva il termoscanner. Si tratta, al momento, del primo carcere italiano in cui è stato installato questo strumento. Servirà a misurare la temperatura di chiunque entri e chiunque esca dall’istituto penale.
Lo rende noto l’USPP (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria) sul proprio sito ufficiale. A parlare sono il presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria Giuseppe Moretti e il segretario regionale della Campania Ciro Auricchio.
« Diamo atto all’impegno del direttore del carcere, Carlo Berdini, e a quello del provveditore Antonio Fullone » – si legge in una nota – « L’apparecchio sarà in uso per tutte le persone che accederanno nel penitenziario e va ad aggiungersi alla tendo-struttura, già installata, destinata al triage dei detenuti che fanno ingresso nel carcere » – concludono.
L’utilizzo del termoscanner è fondamentale per la sicurezza dei detenuti e degli operatori di Polizia. Seguiranno aggiornamenti.
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