Coronavirus, l’annuncio: “Rischio fibrosi polmonare…e non solo”
Coronavirus: arriva l’annuncio choc che fa tremare gli italiani. “In taluni casi potrebbe esservi fibrosi polmonare. E non solo”
RISCHIO FIBROSI POLMONARE NEI PAZIENTI COLPITI DA COVID-19 – I primi dati epidemiologici sui pazienti cinesi, guariti dalla Covid-19, hanno fatto emergere dati già intuiti durante la gestione dell’emergenza: pare infatti che, anche dopo la guarigione da covid-19, molti pazienti presentino problemi respiratori per un periodo di tempo che va da sei mesi ad un anno. E, cosa più preoccupante, il recupero potrebbe non essere definitivo a causa di una pericolosa fibrosi polmonare, che compromette in modo significativo l’efficienza respiratoria.
Le cosiddette “polmoniti con strascico” sono un aspetto caratterizzante del Sars-CoV (il virus responsabile dell’epidemia del 2002), che si sarebbe ripresentato in questi mesi anche in occasione della diffusione del Sars-CoV-2 (il virus responsabile dell’attuale pandemia)
Stando a quanto emerso dagli studi condotti nelle scorse settimane, pare che i polmoni dei pazienti precedentemente affetti da Covid-19 subiscano progressive modifiche nella struttura normale, dove parti di tessuto normale vengono rimpiazzate da tessuto cicatriziale, non più funzionale.
Molte persone avrebbero fatto registrare un’insufficienza respiratoria anche a seguito di una semplice passeggiata, rendendo necessario un intervento di ossigenoterapia domiciliare.
Visto i numeri dei pazienti sopravvissuti, ad oggi circa 200 mila sui 231 mila complessivi (dati ISS), la fibrosi polmonare potrebbe presto divenire la nuova emergenza sanitaria che il sistema sanitario italiano, ma anche mondiale, sarà chiamato a gestire.
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