7 Aprile 2020

Coronavirus, il bollettino del 7 aprile: “880 i nuovi contagi, 604 i decessi”

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Coronavirus, la conferenza della Protezione Civile. Borrelli: “880 i nuovi casi di positività. 604 i deceduti”. Tutti i dati di oggi 7 aprile

Coronavirus – Come di consueto, Napoli.zon segue in diretta per voi la conferenza stampa giornaliera della Protezione Civile in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19 sul territorio italiano.
A tenerla, come di consueto, il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli.
Al suo fianco, il Prof. Giovanni Rezza,  Direttore Malattie Infettive dell’ISS.

Questi i dati comunicati dal Capo Dipartimento in merito all’andamento dell’epidemia da covid-19.
Sono 1555 i guariti nella giornata di oggi, per un totale da inizio epidemia di  24392. E’ il secondo valore più alto di guariti dall’inizio dell’epidemia.
I nuovi casi di positività al coronavirus registrati oggi sono 880, per un totale di attualmente positivi di 94067. E’ L’INCREMENTO Più BASSO DALLO SCORSO 10 MARZO!
In terapia intensiva sono attualmente ricoverati  3792  pazienti, -106 pazienti rispetto a ieri.
Si contano, nella giornata odierna, 604 deceduti.
I volontari impiegati nella gestione dell’emergenza sono, ad oggi, oltre    , ai quali si aggiungono i sanitari e i militari delle Forze dell’Ordine.
I fondi raccolti ad oggi dalla Protezione Civile sono oltre 110MLN di euro. Sono stati spesi finora oltre 19mln di euro, per ventilatori, DPI e potenziamento delle strutture sanitarie.

Oggi è la giornata mondiale della salute e Borrelli sottolinea l’enorme dispendio di energie degli operatori sanitari tutti, impegnati nella lotta contro il coronavirus.

Prende la parola il Prof. Rezza.

Finalmente registriamo un grande decremento dei nuovi casi. Restiamo cauti, aspettiamo domani, dopodomani, per poter tirare un sospiro di sollievo, ma i dati stanno confermando le previsioni e le stime fatte sulla base di modelli matematici rigorosi. Non dimentichiamo che questa è una prima battaglia vinta, ma non abbiamo ancora vinto la guerra. Bisogna continuare a rispettare rigorosamente le norme restrittive, onde evitare una nuova crescira della curva epidemiologica“.

Non è prevedibile sapere già da ora le tempistiche e le modalità dell’inizio della fase 2.

Il CTS sta continuando a discutere su questo, anche sulle differenze geografiche nell’andamento epidemiologico.

Questo, però, non si traduce automaticamente in una riapertura anticipata nelle zone che contano un minor numero di contagi rispetto alle regioni più colpite“.

L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda sempre massima cautela perché, anche con un numero basso di contagi, il virus continua a circolare e può tornare a colpire la popolazione in maniera più o meno diffusa e rapida“.

In merito alla carenza dei reagenti per il test da covid-19, è una carenza reale, che non riguarda solo l’Italia. E’ indispensabile procedere a diagnosi rapide, cosa non sempre possibile, tanto al Sud quanto nelle regioni più colpite.

Il Prof. Rezza sottolinea che i dati sono parziali in Italia come negli altri Paesi, e che è evidente che si tratta OVUNQUE di stime sottodimensionate rispetto ai dati reali del contagio, data la difficoltà globale nel reperire i reagenti.

Borrelli evidenzia che sono stati effettuati oltre 750.000 tamponi in Italia, che è uno dei Paesi con il maggior numero di tamponi effettuati, ferma restando la difficoltà nel reperire i reagenti.

 

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