Coronavirus, è allarme rosso in Lombardia. Fontana pronto al lockdown
Coronavirus, in Lombardia situazione fuori controllo: Milano è la zona più colpita. Il Presidente Attilio Fontana prepara il lockdown totale
Torna l’emergenza Coronavirus in Lombardia. La situazione è infatti a dir poco esplosiva. I contagi da COVID-19 continuano ad aumentare: ieri si sono registrati 3570 nuovi casi, di cui 2023 in provincia di Milano. Ricordiamo che il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ha già attuato diverse misure restrittive, tra cui il coprifuoco dalle 23, la DAD per gli studenti delle scuole superiori e la chiusura dei centri commerciali nei weekend.
Ma di fronte all’avanzata progressiva e prepotente del COVID-19 le attuali misure di contenimento sembrano non bastare. Così, secondo quanto riporta “Il Messaggero”, Attilio Fontana sarebbe pronto a disporre il lockdown totale per arginare la diffusione del virus. Resterebbero quindi aperte soltanto le attività essenziali.
Ecco le parole di Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive del Sacco, a proposito della seconda ondata di Coronavirus: “La situazione è in netto peggioramento. Forse più rapidamente di quanto i meno ottimisti di noi, i meno riduzionisti, potevano pensare. Servono, presto, interventi davvero efficaci”.
“Stiamo di nuovo lavorando, in ospedale, a ritmi molto serrati. Purtroppo, visti i trend, era prevedibile. Ora però bisogna muoversi e fare tutto il possibile per invertire la tendenza. La situazione si sta facendo veramente difficile, specie a Milano. Chi può non esca e limiti i contatti sociali allo stretto indispensabile. Salvaguardiamo gli anziani da Covid-19”.
La progressione del COVID-19 è ormai inarrestabile. La zona più colpita dal Coronavirus è Milano, che il Sindaco Giuseppe Sala era pronto a decretare zona rossa. Ma il provvedimento per ora è rimasto nel cassetto, col Sindaco che ha preferito aspettare le decisioni della Regione Lombardia. Ora è pronto un lockdown totale, certamente necessario per ridurre la pressione sul sistema sanitario, ma difficile e costoso per quanto riguarda l’aspetto economico.
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