Coronavirus, contano di più le cozze che la sicurezza
La tradizione Pasquale supera il terrore del coronavirus. In decine in pescheria per le cozze
CORONAVIRUS – In questo periodo così difficile per la Campania, per l’Italia e per il mondo intero c’è chi proprio non riesce a fare a meno di trasgredire delle regole che impongono il divieto di uscire se non per le urgenze, le necessità.
Sappiamo che a Napoli le tradizioni sono molto sentite e anche quelle culinarie vengono sempre rispettate. Tutto questo rende Napoli bellissima e folkloristica.
C’è un tempo però in cui le cose però non dovrebbero essere prese alla leggera. Ed è il tempo in cui ora, purtroppo, siamo costretti a vivere. C’è un’emergenza sanitaria globale, dovuta al coronavirus, che ci costringe a limitare al minimo i rapporti sociali e le uscite.
Tuttavia sembrerebbe che tutto ciò abbia poca importanza: per le vie di Ponticelli, come è mostrato dal video sottostante tratto dal gruppo facebook “Sei di Ponticelli (NA) Se…”, c’è una grande folla, un grande assembramento di persone intente ad acquistare delle cozze per mettere in tavola la famosa zuppa e rispettare così la tradizione pasquale.
Le immagini fanno vedere persone che non rispettano le distanze di sicurezza e anche l’assenza di qualsivoglia forma di vigilanza.
Ponticelli non è unica però: anche a Casalnuovo di Napoli si è verificata la medesima situazione.
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