25 Gennaio 2020

Coronavirus a Napoli: troppe notizie e poca verità ecco perché

Da ieri sera circolano le voci circa un presunto caso di coronavirus a Napoli, all’ospedale Cotugno, l’isteria ha colpito anche il nostro paese, siamo sicuri?

Primo caso di Coronavirus a Napoli, anzi no. Al Cotugno da ieri sera erano circolate le voci sul primo caso di virus mortale anche nella nostra città ma il tutto è risultato una “bufala”.

La donna sospetta era stata ricoverata per una febbre all’ospedale e avrebbe cominciato a presentare gli stessi sintomi della malattia scaturita dal virus.

Purtroppo, questo è anche il periodo dell’influenza, che ha appunto una sintomatologia molto simile a quella causata dal coronavirus cinese.

La notizia è uscita dall’ospedale e il circo mediatico si è subito attivato per rendere “virale” la notizia, appunto.

Di virale c’è solo la notizia perché la donna non ha contratto il coronavirus e attualmente è in cura all’ospedale per tutt’altro.

Prima di tutto, bisogna conoscere ciò che stiamo vedendo senza avere paura e generare inutili allarmismi:

I pericoli per l’Europa

Come spiega il Professor Roberto Burioni dal suo sito medicalfact.it:

Al momento non sappiamo né quanto il virus sia pericoloso (ovvero quanti degli infettati sviluppano sintomi gravi), e neanche quanto sia facile il contagio (anche se su questo punto i primi dati non autorizzano l’ottimismo).

Non c’è da allarmarsi, ma bisogna alzare immediatamente la soglia di attenzione, perché al momento non abbiamo un vaccino (per la gioia dei cretini antivaccinisti), e neanche una cura efficace, per cui l’unico modo di combattere il virus è impedirne la diffusione.

Purtroppo il virus ha scelto il momento peggiore per saltare fuori: il 25 gennaio è il Capodanno Cinese, che corrisponde all’unico lungo periodo di ferie per i cinesi e viene sfruttato solitamente per viaggiare, anche all’estero.

Per cui, siccome da Wuhan arrivano in Italia tre voli a settimana, io consiglierei al Ministro della Salute una grandissima attenzione agli aeroporti.

Leggi anche: Cos’è il coronavirus?

 

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