L’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà a Napoli martedì per sostenere la candidatura di Gaetano Manfredi: “città straordinaria, inizia una nuova fase”

È ricominciata a pieno ritmo l’attività politica dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Quello che indossa, però, è un abito totalmente diverso da quello istituzionale e quasi doroteo con cui si è mostrato per quasi tre anni. Oggi ha un vestito “di parte”, quello di capo politico in pectore del Movimento 5 stelle, che gli porta in dote l’oneroso compito di ricostruire un partito dilaniato dalle vicende politiche degli ultimi due anni. Un lavoro che inizierà proprio da Napoli, dove verrà martedì 15 giugno per sostenere la candidatura a sindaco di Gaetano Manfredi.

“Martedì sarò a Napoli – scrive Conte in un post su Facebook – insieme agli eletti del M5S e al candidato sindaco Gaetano Manfredi. Inizia la fase nuova di un cammino che affronteremo con entusiasmo e senso di responsabilità, determinati a creare tutte le condizioni per compiere una svolta reale. Napoli è una città straordinaria, ricca di bellezze e talenti che devono essere maggiormente valorizzati. La difficile situazione finanziaria che attraversa impone massima attenzione e impegno“.

L’ex Presidente del Consiglio è fiducioso sulle possibilità di rilancio della città, ma è consapevole dell’importanza del coinvolgimento di tutte le parti sociali. “Napoli ha potenzialità enormi da esprimere – scrive – ma sono necessari il contributo e la partecipazione delle migliori energie del territorio“.

Conte: “Manfredi figura autorevole. Napoli diventi di nuovo grande capitale del Sud“

Netto, dunque, il sostegno a Gaetano Manfredi, candidato sindaco in quota Pd. L’ex Ministro dell’università e della ricerca ha accettato di scendere in campo dopo le titubanze iniziali, in particolar modo riferite alla difficile situazione finanziaria della città. Per Conte, l’ex rettore è “figura autorevole“: una stima derivante dal lavoro svolto insieme nell’ultimo Governo da lui presieduto.

Non solo Manfredi, però. Particolare attenzione, infatti, sarà dedicata alla scelta dei candidati delle liste, con un chiaro riferimento all’esigenza di selezionare “persone competenti“. Una vera e propria rivoluzione culturale in seno al M5s: via l’uno vale uno tout court e via il dispregiativo “professoroni”, troppo spesso utilizzato in passato per dileggiare e delegittimare, neanche molto velatamente, tecnici e persone qualificate.

Parla “da politico” e di politica, dunque, Giuseppe Conte, ma con un’accezione diversa rispetto al passato: in veste istituzionale si è occupato, infatti, spesso di policy, ovvero dei programmi di governo, ma anche di politics, e dunque dell’organizzazione del potere (la ricerca dei responsabili di gennaio scorso ne è un esempio lampante). Ora, invece, entra a gamba tesa nel concetto di polity, definendo e delineando i confini della sua comunità politica. “Napoli tornerà a essere una grande capitale del Sud e del Mediterraneo“, dice, concludendo il suo post. E iniziando, de facto, la “sua” campagna elettorale.

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