Concerti cancellati in Russia: effetto domino della guerra
Concerti cancellati in Russia: effetto domino della guerra
Arrivano le prime date di concerti cancellati in Russia a causa della guerra scoppiata tra quest’ultima e l’Ucraina: un vero e proprio effetto domino.
Il primo a compiere questo gesto di dissenso nei confronti del conflitto scatenato da Putin è stato proprio un cantante rapper russo, Oxxxymiron, che ha cancellato le tappe previste a Mosca e San Pietroburgo.
A seguire il gesto di solidarietà non sono mancati artisti prestigiosi e celebri a livello mondiale: Eric Clapton, David Gilmour, Iggy Pop, Green Day, Imagine Dragon, Nick Cave; hanno aderito anche italiani come, ad esempio, i Måneskin e Mario Biondi.
Resta l’amarezza espressa da tutti gli artisti che, dopo anni di stop non avrebbero desiderato altro che far parte di un nuovo inizio e di ricominciare a fare il proprio lavoro. Così non sarà, almeno in parte, al momento.
C’è una forte probabilità che la lista si allungherà nel tempo, prendendo sempre più corpo verso un’iniziativa nata dalla ribellione, dall’indignazione e dalla mancanza di serenità che era necessaria per poter vivere un’esperienza emozionante e gioiosa.
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