Comunali Orta di Atella, M5S e la questione urbanistica
Comunali di Orta di Atella, il Movimento 5 Stelle si è mobilitato sulla disastrosa questione urbanistica che caratterizza la città interrogando gli amministratori uscenti
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Senza nessun pelo sulla lingua o sullo stomaco, come una spina nel fianco ma (per il momento) con ma la massima onestà e sincerità i candidati alle comunali dei 5 stelle stanno agendo negli interessi dei cittadini.
In contemporanea con le elezioni regionali, ci saranno anche le comunali di Orta di Atella. La situazione urbanistica è al quanto disastrosa da quelle parti e il Movimento 5 Stelle si è attivano per farne chiarezza. Pubblicamente sono state rivolte ben 6 domande agli amministratori comunali uscenti, considerando che molti membri della passata Amministrazione si sono riproposti alle attuali elezioni.
Ecco le sei domande.
1) In data 17-01-2014, la Provincia ha dichiarato parere di non concorrenza dal PUC (Piano Urbanistico Comunale) al PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) poi successivamente adottato dal comune in data 08-07-2014. Tra le considerazioni della Provincia emerge che al solo anno 2007 erano stati realizzati almeno 3000 alloggi in più di quanto previsto dalle norme Comunali. Quali azioni avete messo in campo per evitare che a Orta al solo 2007 venisse realizzato il 300% in più degli appartamenti previsti?
2) Tra le norme adottate dal PUC avete previsto la cosiddetta “lottizzazione postuma” ovvero la possibilità di realizzare interventi di urbanizzazione (PUA postumi) su lotti quasi del tutto edificati senza preventivi piani attuativi. La Provincia in merito alla “lottizzazione postuma” ha chiesto che non venga utilizzata nel PUC in quanto i PUA postumi non sono previsti né nel nostro Ordinamento né dalla legislazione vigente. Come potete garantire che i futuri PUA postumi una volta avviati non vengano contestati e quindi bloccati dalla Magistratura o da Enti Pubblici terzi?
3) Molte zone nuove della città presentano abitazioni (realizzate con permesso di costruire) che hanno altezze e/o numero di piani superiori a quelli previsti del PUC da poco approvato. Come intendete agire nei confronti delle numerose mansarde e piani terra che non rientrano negli indici del PUC da voi adottato?
4) Nel PUC, tra le azioni successive alla realizzazione dei “PUA postumi” (che ripetiamo, nel nostro Ordinamento giuridico NON ESISTONO), è citata la possibilità di chiedere in alcuni casi l’applicazione dell’art. 38 D.P.R. 380/2001, per riottenere nuovi permessi di costruire al posto di precedentemente annullati. L’articolo 38 prevede, tra le altre cose, che per ottenere la rimozione dei vizi delle procedure amministrative, venga applicata una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere valutata dall”Agenzia del Territorio e NON dal Comune. In caso di applicazione dell’articolo 38 il bene andrebbe quindi riacquistato nuovamente e per prezzo intero?
5) E’ vero che recenti sentenze del Tar hanno accolto istanze risarcitorie di privati nei confronti del comune, specificando nella sentenza di una “…condotta illecita del Comune di Orta di Atella, contraria ai canoni di correttezza e buona fede…”?
6) Con delibera della Giunta Comunale n-97/2013 è stato approvato il PUC. Tuttavia, in sede VAS (Valutazione Ambientale Strategica) non sono stati acquisiti dei pareri OBBLIGATORI di alcuni Enti, i cui Pareri e Relazioni sono poste a fondamento della validità ed efficacia del PUC. Come intendete giustificare ai vostri elettori un eventuale annullamento del PUC da parte del TAR? Il Movimento 5 Stelle di Orta di Atella esprime massima solidarietà ai cittadini in buona fede che hanno acquistato il bene della vita a Orta per poi ritrovarsi vittime di una speculazione edilizia che ha reso la città invivibile. Il Movimento 5 Stelle ritiene che chi ha generato il problem non possa affrontarlo in modo credibile, come ampiamente dimostrato dalle scelte adottate negli ultimi anni di governo cittadino. Il Movimento 5 Stelle di Orta di Atella ritiene che sia necessario instaurare con massima celerità tavoli di lavoro con enti sovracomunali (Provincia, Regione, Stato) affinché venga fatta piena chiarezza su quanto accaduto negli ultimi quindici anni e vengano individuate soluzioni definitive al problema urbanistico.
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