26 Novembre 2016

Compleanno amaro per l’attaccante azzurro Manolo Gabbiadini

Compleanno amaro, a dir poco, per l’attaccante azzurro che fin qui non è riuscito a mostrare le sue potenzialità nel calcio che conta

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COMPLEANNO AMARO PER IL NUMERO 23 azzurro: Sembrava la favola perfetta quella di Manolo Gabbiadini, approda a Napoli a 23 anni con tanti sogni nel cassetto. Cresciuto a pane e pallonate si mette in luce nel settore giovanile dell’Atalanta, lui bergamasco di origine, il calcio ce l’ha nel DNA. Con la sorella maggiore  Melania, calciatrice femminile della nazionale italiana, stringe un legame forte unito dalla stessa innata passione per il calcio. La sua vita adolescenziale si alterna tra allenamenti quotidiani e giornate in officina, dove da una mano allo zio, che gli insegna tutto il necessario sui motori.

Sempre umile e con la testa sulle spalle Manolo è il classico bravo ragazzo, con un sorriso troppo spesso nascosto, ma con un piede sinistro fatato. Rimane all’ombra di Higuain nelle sue prime due stagioni al Napoli, non fa parlare di se nè fuori nè dentro al campo. In estate la svolta, Gonzalo parte destinazione Vinovo, il boom mediatico cala su Gabbiadini. Messo  al centro in operazioni di calcio mercato, poi  tutte sfumate, il suo nome rimbomba nella testa dei tifosi partenopei. A Castel Volturno approda Arkadiusz MIlik a cui viene affidata l’eredità lasciata da Higuain, In un inizio di stagione caldo quanto teso Milik stupisce e Gabbiadini ammira, Manolo sembra avere un ruolo anonimo in una “piazza” bollente come quella partenopea.

Il 23 azzurro si fa carico di responsabilità, si sente sotto pressione e spesso crolla mentre mister Sarri continua a spendere ottime parole per il giovane sfortunato. Durante un impegno in Nazionale il suo compagno di squadra Milik si infortuna gravemente, si rompe il crociato, ed è costretto ad uno stop minimo previsto di tre mesi.  E’ la grande occasione per Manolo, gli viene riconfermata la fiducia, e diventa titolare inamovibile in un  settore d’attacco già corto e problematico. Il suo peso là davanti si sente poco e non riesce a fare la differenza, si becca un rosso di stizza col Crotone e costringe la sua squadra a giocare  più di una ripresa in inferiorità numerica.

Oggi Manolo compie 25 anni e dovrebbe essere nel momento migliore della sua maturità calcistica, speriamo  di vederlo a breve grande con la maglia del Napoli e  che  regali sia ai tifosi che a lui la gioia di un gol lunedì, nel posticipo delle 19 al San Paolo contro il Sassuolo.

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