Clan Polverino aiutava i sicari che uccisero Siani, l’appello di Borrelli
Clan Polverino ha aiutato economicamente per molti anni i sicari che uccisero il giornalista Giancarlo Siani, arriva l’appello di Borrelli
Alcuni Clan Polverino di Marano di Napoli si è arreso alle forze dell’ordine dopo il blitz di questa mattina. Ne ha parlato anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha segnalato anche un dettaglio sull’omicidio del giornalista Giancarlo Siani, emerso dalle indagini della Polizia.
Borrelli ha sottolineato che i due sicari che hanno ucciso Siani, Ciro Cappuccio e Armando Del Core, hanno ricevuto aiuti economici dagli alti vertici del clan.
“Nonostante i vari passaggi di mano nel controllo del territorio maranese” i camorristi hanno sostenuto economicamente i due killer per 35 anni. Lo ha scritto Borrelli su un post sul social network Facebook.
Dopo aver riportato questa notizia, il consigliere dei Verdi ha denunciato l’episodio.
“Non è certo una novità che la camorra provveda al sostentamento dei propri affiliati quando questi finiscono in carcere. Il fatto più sorprendente e che i soldi abbiano continuato ad arrivare puntuali per ben 35 anni.”
Il politico campano ha esposto il suo piano per indebolire il fenomeno della camorra in Campania.
Bisognerebbe “recidere il cordone ombelicale del denaro tra i vertici e gli affiliati solo colpendo i camorristi nel portafogli [….], senza il sostentamento economico [….] perderebbe molta manodopera e fedeltà.”
Il consiglio finale è quello di velocizzare le indagini e la ricerca del flusso di denaro senza interferenze della “macchina burocratica”.
Solo così si può, secondo Borrelli, combattere le organizzazioni criminali.
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