17 Dicembre 2024

Cercasi Spazi, l’incontro voluto da Periferia Attiva e Sinistra Italiana

L'evento aggregativo è avvenuto sabato 15 dicembre presso Via Crispi 8, Mugnano di Napoli. I temi trattati sono quelli della speculazione edilizia e della riqualificazione ambientale.

Credit photo: nota stampa Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano

Cercasi Spazi

Cercasi spazi – Sotto la superficie apparentemente placida della politica dell’area nord di Napoli, c’è qualcosa che ribolle. Correnti di magma fluido che continuano a miscelarsi e scorrere veloci sotto quella patina sottile che è la realtà di tutti i giorni. Ne è diretta rappresentazione “Cercasi spazi”, un momento aggregativo che ha avuto luogo nella mattinata di sabato 15 dicembre in Via Crispi 8, Mugnano di Napoli.

Sono Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano ad aver voluto questo confronto. L’argomento sul quale si è dibattuto è uno dei temi caldi che la realtà maranese prima e quella mugnanese dopo hanno conosciuto nel corso degli ultimi anni: la speculazione edilizia.

Questa giornata di aggregazione è stata arricchita anche dalla partecipazione della neonata realtà territoriale, Agorà 80018, e membri della società civile.

Cercasi spazi, l’ambiente al centro delle città del futuro

Quindi, come si legge dalla nota stampa congiunta di Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano, quello di sabato non è stato solo un momento di denuncia, ma anche un’occasione per gettare le basi per un percorso che ha come obiettivo principale quello della riqualificazione ambientale. Quest’ultima vista dalle forze politiche e dai cittadini come una concreta opportunità sociale ed elemento imprescindibile per il miglioramento della qualità di cittadini.

A supporto di questa tesi i partecipanti hanno portato come esempi tutte quelle città italiane che, tramite l’ausilio e l’aiuto di professionisti del settore e coinvolgendo anche i membri della società civile, hanno scelto di programmare la crescita del territorio.

La nota stampa di Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano

Di seguito la nota stampa congiunta di Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano:

Cercasi Spazi è stato il primo incontro congiunto tra Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano. Un momento importante che ha visto l’ufficializzazione dell’adesione di Periferia Attiva a Sinistra Italiana. Un laboratorio di confronto al quale hanno aderito realtà territoriali come Agorà 80018 e membri della società civile che hanno trattato di riqualificazione ambientale come strumento per il contrasto alla speculazione edilizia, la creazione di nuove opportunità sociali e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

L’impegno della politica dovrebbe sempre essere rivolto a dare risposte ai bisogni dei cittadini. L’immobilismo politico attuale dimostra a chiari tratti che non c’è la volontà politica di soddisfare le esigenze della cittadinanza. Lo dimostrano le mancate approvazioni e i commissariamenti dei Piani Urbanistici Comunali, i Comuni che non danno un indirizzo politico e si nascondono dietro leggi regionali e nazionali, ma anche il mancato rispetto delle leggi da parte delle stesse istituzioni.

Un esempio eclatante è lo stato della proposta di legge popolare di Rigenera: Territorio Clima Campania sul consumo di suolo e PUC. La legge, nonostante sia stata firmata da oltre tredicimila persone e presentata al Consiglio Regionale della Campania oltre sei mesi fa, non è stata ancora discussa. Per lo statuto della Regione Campania, infatti, una proposta di legge di iniziativa popolare dovrebbe essere calendarizzata entro novanta giorni.

Per non parlare dell’esperienza dell’amministrazione del compianto ex-sindaco di Mugnano Maurizio Maturo, fedelmente rappresentata e narrata nel laboratorio dall’architetto Nicola Maturo e dall’ex-Assessore ai lavori pubblici Pasquale Amendola. Anche il simbolo di riscatto del territorio mugnanese ai tempi di Tangentopoli è stato messo a repentaglio proprio da certi interessi dell’imprenditoria deviata.

Nonostante tutto, c’è chi continua ad avere una visione degli spazi verdi pubblici come strumento utile alla collettività e per il miglioramento della qualità della vita. Spesso i cittadini sono costretti a recarsi in luoghi lontani per trascorrere del tempo all’aria aperta, mentre nei pressi delle loro case ci sono dei luoghi nei quali, se solo fossero trasformati in parchi, si potrebbe trascorrere il tempo libero. Gli esempi del Bosco della Salandra e del Parco Agricolo di Mugnano dimostrano che esiste una visione collettiva pronta ad accettare la sfida di promuovere concretamente il verde pubblico contrastando il cemento delle speculazioni. Entrambe le aree sono di proprietà privata e, in particolare, il Parco Agricolo è soggetto a vincoli che non sussistono più.

L’attenzione mediatica posta sul Bosco della Salandra è frutto dello straordinario impegno di volontari e, da sempre, di quello di Sinistra Italiana, che con tavole rotonde ed interlocuzioni istituzionali per liberare l’area dai rifiuti stanno dando nuova linfa ad un bene abbandonato da tempo.

A Marano il PUC è in fase di ultimazione, con il rafforzamento dei vincoli. Abbiamo consigliato al team di progettazione di far apporre dalla SABAP per la Città Metropolitana un vincolo archeologico integrale in tutta l’area. Eppure, il fatto che essa non sia stata ricompresa nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli ha fatto perdere una preziosa opportunità per generare una forma di turismo di prossimità. La situazione è analoga a quella del Parco Agricolo di Mugnano; non esiste sulla carta ma che potrebbe offrire al territorio circostante le stesse identiche opportunità.

Inoltre, è una necessità indifferibile la costituzione di una rete dei soggetti che tutelano le aree naturali già riconosciute della nostra Città metropolitana o che lottano per ottenerne la tutela; il dialogo fra le forze sane della politica e la società civile in tutte le sue articolazioni, per portare il dibattito e le vertenze all’interno delle sedi istituzionali, laddove esse si mostrino poco interessate o distratte da altre questioni ritenute più importanti e profittevoli. La sostanziale unitarietà del territorio nella sua stratificazione storica richiede un approccio sinergico e integrato che sia in grado di superare i limiti amministrativi, di interesse e di campanile.

La riqualificazione ambientale è un’alternativa concreta alla speculazione edilizia; lo dimostrano le coraggiose città che hanno scelto di programmare la crescita del territorio avvalendosi di professionisti esperti e condividendo non solo le pratiche, ma anche i processi partecipativi. La discussione ha prodotto una denuncia radicale e lucida della cementificazione selvaggia di Marano prima e di Mugnano oggi.

Bisogna mantenere l’attenzione alta su questi beni, che sono una risorsa sempre più rara in ambienti sempre più urbanizzati, affinché la politica faccia tutto il necessario per salvaguardarli. Si può fare, basta averne la volontà.

– Periferia Attiva e Sinistra Italiana Marano

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