Caso Cucchi, intercettato il comandante del Gruppo Napoli
Registrate agli atti del processo nuove intercettazioni sul caso Cucchi. Al centro il comandante del Gruppo Napoli: «Bisogna aiutare i colleghi in difficoltà»
ROMA, 21 GENNAIO – Giungono nuove intercettazioni telefoniche sul caso Cucchi, il 31enne di Roma morto sette giorni dopo l’arresto da parte dei Carabinieri per possesso di droga. Questa volta, le telefonate riportate hanno origine a Napoli.
L’intercettazione, contenuta in una nota della squadra mobile di Roma del 17 gennaio, riguarda il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Iorio e il maresciallo Ciro Grimaldi. Entrambi, attualmente, sono in servizio presso la stazione Vomero-Arenella di Napoli.
Nella conversazione telefonica, risalente al 6 Novembre scorso, il vicebrigadiere Iorio avrebbe riportato al collega le parole del comandante del Gruppo Napoli, Vincenzo Pascale.
«Bisogna avere spirito di corpo, se c’è qualche collega in difficoltà lo dobbiamo aiutare». Queste le parole del colonnello Pascale, che confermerebbero ancora le pressioni esercitate dai vertici dell’Arma per difendere i colleghi nei guai.
E ancora, Iorio riporta nella telefonata le parole del colonnello: «Mi raccomando dite al Maresciallo che ha fatto servizio alla Stazione lì dove è successo il fatto di Cucchi…di stare calmo e tranquillo..mi stanno rompendo, loro e Cucchi».
Si ricorda che il Maresciallo Grimaldi, all’epoca dei fatti, era in servizio presso la stazione Casilina. Sarà, inoltre, ascoltato come testimone dal pm il 21 novembre.
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