Caso Caiafa, baby rapinatore ucciso: archiviate le indagini
Caso Caiafa, disposta da parte della Procura di Napoli l’archiviazione dell’indagine nei confronti del poliziotto che sparò al baby rapinatore. La famiglia del giovane è pronta per il ricorso
CASO CAIAFA – La Procura di Napoli oggi ha disposto l’archiviazione dell’indagine nei confronti del poliziotto che, nel corso di una rapina a danno di due ragazzi su una Mercedes, uccise con tre colpi di pistola il baby rapinatore Luigi Caiafa.
Ecco il dispositivo del giudice per le indagini preliminari di Napoli, Claudio Marcopido: “Non fu una esecuzione. Anche il professionista più addestrato deve decidere la sua (re)azione in decimi di secondo e in altrettanto tempo porla in essere. Una condotta di soccorso difensivo in favore di un privato cittadino, poi trasformatasi in legittima difesa. Il poliziotto ha agito con professionalita’ e perizia in evidente presenza di condizioni reali delle discriminanti dell’uso delle armi”.
Chiusa così l’indagine sulla morte di Luigi Caiafa avvenuta il giorno 4 ottobre 2020. Il comportamento del poliziotto era quindi motivato dalla legittima difesa in quanto gli venne puntata contro una pistola giocattolo priva di tappo rosso. Parole queste che segnano la chiara archiviazione del caso.
Archiviazione che ha avuto origine dalla richiesta formale dei pm Claudio Basso e Valentina Sincero. Il difensore della famiglia Caiafa, Giuseppe De Gregorio, ha però manifestato la volontà di proporre ricorso.
La possibile riapertura del caso è dettata inoltre dalla futura esibizione di un video dal quale si guarderebbe la scena vista da una diversa prospettiva. La vicenda quindi non sembra volgere definitivamente al termine.
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