Casalnuovo, minacce e insulti contro un elettricista contagiato dal Coronavirus
Casalnuovo; minacce e insulti vari contro un giovane elettricista accusato di diffondere il coronavirus nella cittadina di provincia
Casalnuovo è tra i comuni colpiti dall’emergenza coronavirus.
Ciò ha sconvolto la vita di Raffaele, 38enne elettricista, risultato positivo al test sul virus per poi essere accusato dagli abitanti di essere un nuovo untore.
A parlarne è il blog online Il Mediano, dove l’elettricista ha raccontato le sue preoccupazioni.
Infatti, ha dovuto segnalare diversi insulti scritti da vari utenti su Facebook, frasi come “Ti bruceremo vivo” oppure “Ti prenderei a schiaffi”.
Al momento Raffaele si trova all’ospedale Cotugno, ma sta bene. L’uomo on ha esitato a raccontare alla stampa la sua vicenda.
Nel suo paese nativo, i concittadini gli danno del morto anziché restare uniti per combattere l’epidemia.
“Sanno solo sputarmi addosso, sanno solo insultarmi dicendomi che io non sarei dovuto scendere da una zona rossa. Ma io dico: usate prima l’intelligenza. Firenze non è una zona rossa ! (Non lo era al momento dell’intervista, ndr.) E poi io ho un bambino di 3 anni. Secondo voi al minimo dubbio avrei mai preso il treno per tornare a Casalnuovo ?”
Al momento non è chiaro come la sua identità sia stata diffusa, forse una probabile fuga di notizie dall’ASL, unico ente a conoscenza del caso.
Raffaele ha raccontato di aver preso un treno, partito da Milano, alla stazione Santa Maria Novella di Firenze per poi arrivare alla stazione di Afragola.
Molto probabilmente il contagio non è partito dal treno ma dal posto di lavoro, poiché c’erano molti elettricisti provenienti dalla zona rossa.
Dopo essere tornato in Campania, ha riferito di aver avuto uno strano presentimento a causa della tosse; cosí si è recato in un centro diagnostico di Casalnuovo per un’ecografia.
All’inizio, l’uomo pensava che la tosse fosse imputabile al vizio del fumo, poi verso sera la temperatura corporea è salita fino a 38 gradi. In seguito i familiari hanno chiamato il 118.
Infine il trentottenne ha giudicato inadatto il servizio ospedaliero e ha fortemente criticato il comportamento della gente, dai cacciatori di untori ai fuggiaschi di sabato notte.
Potrebbe interessarti:Coronavirus, la salvezza si chiama Tocilizumab? A Napoli 2 pazienti sono guariti così
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Coronavirus: beccato con una prostituta in auto nonostante il decreto
Lascia un commento