25 Marzo 2018

Caro Napoli ti scrivo: LETTERA ROSA AGLI AZZURRI

caro napoli

Caro Napoli ti scrivo, sperando che queste poche righe possano arrivarti dritte al cuore… Tieni sgombra la mente, spazza via statistiche, ansie e preoccupazioni: sei la più bella.

Ti basti saper questo.

Sei la più bella perché non hai bisogno del miglior Rimmel in commercio per esaltare la luce dei tuoi occhi, né dei capi di alta moda per valorizzare la tua pelle, azzurra come il mare che bagna il Golfo e dona quiete al Vesuvio.

Vola, Pepe, Vola!

Regalaci salvataggi rocamboleschi, sprigiona la tua poderosa potenza muscolare, salta più in alto che puoi.

Para ogni colpo, difendi la porta da ogni pregiudizio, serrala ad ogni insicurezza, sprangala ad ogni tentativo di affondo!

Non temere di sbagliare, lanciati in quell’angolino così lontano da sembrare irraggiungibile, succulenta preda delle voglie avversarie! Respingi ogni critica, blocca ogni attacco, con la sicurezza di un condottiero fiero che guarda in faccia il suo nemico e non ha paura di dirgli di NO!

Liberati da ogni retropensiero e mura quello spazio che è ancora tutto, intimamente, ferocemente tuo.

Soldati, alzate mura invalicabili nei pressi della nostra roccaforte e difendetela dalle offensive avversarie. Domate le indomite furie degli attaccanti e respingetene ogni tentativo di intromissione.

Costringeteli alla resa, come accadde per Sanniti, Romani e Cartaginesi, intimoriti alla sola vista delle imponenti mura della nostra Neapolis.

Si apra la grande porta, ma al solo scopo di avanzare… si percorrano senza timore, ma con la guardia sempre alta, le infuocate fasce del Suolo Nostrano e quelle delle Terre Nemiche…si ceda il dardo infuocato alla cavalleria affinché possa sferrare l’attacco finale.

Aria nei polmoni e gambe sempre pronte al sacrificio. Siete voi, centrocampisti, il collante tra la difesa e l’attacco.

A voi il compito più arduo: proteggere i difensori ed impostare il gioco per mandare a rete gli attaccanti. 

Ed allora, Forza, ragazzi!

Fraseggiate melodie che non possiamo smettere di cantare, tessete trame che ipnotizzino l’avversario, dialogate con l’intelligenza e la sapienza di un antico oratore romano!

Allan, lotta con quell’incedere guerriero di cui porti i segni sul volto; aggredisci ogni tentativo di attacco con quell’ impetuosa voglia che i tuoi occhi non riescono a celare. Combatti, soldato, e butta avanti il tuo cuore, che non ha paura di spingersi lontano, molto oltre lo storicamente consentito.

Jorg, smista arte ed intuizione come solo tu sai fare, filtra paure ed emozioni, colleziona passaggi da museo dell’arte contemporanea. I tuoi piedi sanno come fare, la tua testa è una macchina che vede traiettorie che qualcuno poco dopo – per osmosi – disegnerà grazie a te.

Marek, immagina-osa-sogna, dipingi-pennella-plasma: inserisciti tra le linee con la tua inconfondibile classe. Affonda in area avversaria da centrocampista che non ha paura di attaccare la porta.

Continua a regalare reti e sogni a noi tifosi, da sempre innamorati di te. Alza la tua cresta, alzala più che puoi, Marek, perché è la bandiera delle nostre speranze, il simbolo dei nostri sogni più impetuosi.

Piotr, fatti trovare sempre pronto, rispondi presente con il tuo intuito e quel talento fine ed immenso, di cui ancora non hai compreso appieno la portata.

Amadou, credici! Credi di poter fare la storia, di poter contribuire a questa orchestra che suona sinfonie di rara bellezza. Usa la tua giovinezza con quel pizzico di sana follia di cui abbiamo bisogno, adesso più che mai.

Marko, impetuoso e sanguigno portatore di un talento acerbo e volitivo, ardente e combattivo. Regalaci voglia e cazzimma, spregiudicatezza e capacità di osare. Tu sei tutto questo, sei un anello fondamentale di una catena che ci incatena tutti a voi.

Zinedine, sei approdato da poco in questa banda di matti che si sono messi in testa di arrivare al palazzo con quattro stracci addosso e tanta voglia negli occhi. Cogli la tua occasione, se si presenterà, e sii fiero ed orgoglioso di vestire questa maglia, che ti avvolge sinuosa per non lasciarti più.

Genio, rapidità, furia, imprevedibilità: sia condotta con questi mezzi la nostra offensiva ad oltranza sulla trequarti avversaria. Nessuna roccaforte sarà veramente inespugnabile se opportunamente assediata; si aprirà infatti una crepa, a volte impercettibile, nel momento meno atteso.

-‘Jate… jate mó!’

Un messaggero celeste, il quale porta il nome di San Gennaro, vi indicherà la strada. Parta in quell’istante la freccia infuocata dal destro di Lorenzo, scavalchi celermente le mura avversarie e giunga tra i piedi dello ispanico cavalier, che la consegnerà all’alleato belga, ma di napoletana adozione, affinché possa sferrare il colpo letale.

Adunque, valorosi soldati partenopei, rispondete agli ordini del Comandante e combattete fino all’ultimo respiro per il vostro popolo. Serrate i ranghi e avanzate compatti alla conquista del mondo del pallone, di questo pazzo, assurdo, concitato, passionale mondo che fa pulsare i nostri cuori di un amore sconfinato.

Noi con voi e noi con voi,

tutti insieme arrembanti, decisi, coraggiosi, alla conquista di queste nove finali che ci porteranno lì,

#FINOALPALAZZO

Annamaria Minichino ed Emanuela Castelli

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