29 Gennaio 2019

Il bimbo di Cardito è stato ucciso per un lettino rotto: le confessioni dell’assassino

Bimbo ucciso a Cardito

Il bimbo di Cardito è stato massacrato di botte a causa di un lettino che aveva poco prima rotto: “Facevano troppa confusione, non stavano fermi un minuto”

Sono queste le assurde ragioni dell’assassino del piccolo Giuseppe, massacrato di botte dal 24enne italo-marocchino, nei pressi di Cardito (NA).

L’uomo, dopo essere stato fermato dalla polizia, ha confessato al commissariato di Afragola: “Per comprare la cameretta nuova avevamo fatto molti sacrifici: perciò quando i bambini hanno rotto le sponde del letto ho perso il controllo e li ho picchiati. Facevano troppa confusione, non stavano fermi un minuto”. Ha poi continuato: “Mi dispiace per quello che ho fatto. Al bambino volevo bene”. 

Tony faceva il venditore ambulante e si era da poco trasferito a Cardito insieme alla mamma dei bambini.

La donna, separata ormai dal marito e con problemi di alcol, aveva deciso di convivere con il ragazzo di cui s’era perdutamente innamorata nonostante fosse più giovane di 7 anni.

Durante l’interrogatorio del pm, Tony ha raccontato di aver picchiato i bambini con “calci e pugni ma senza usare la scopa. E’ vero la scopa ha il manico rotto ma non li ho colpiti con quello”. Resta da chiarire, però, come mai la mamma Valentina non sia intervenuta per bloccare il compagno e salvare il bambino. Badre ha affermato di essere in un’altra stanza con la figlia piccola, scampata per questo alla sua furia. Per questo motivo è impossibile che la madre non abbia udito le urla.

A far luce su questo lato oscuro della storia sarà il pm dopo aver dichiarato ufficialmente il fermo di Tony che avverrà domani, mentre il Tribunale dei minori deciderà a chi affidare le altre due bambine.

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