Carcere Secondigliano: drone consegnava droga e telefoni ai detenuti

Carcere Secondigliano, trovato un drone che consegnava droga e telefoni ai detenuti

Nel carcere di Secondigliano sequestrati telefoni e droga, consegnati tramite droni. Il sequestro è avvenuto grazie agli agenti della Polizia Penitenziaria in servizio al carcere di Secondigliano.

Emilio Fattorello, segretario campano del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ne dà la notizia. Infatti, ieri tra le 18 e le 20 si sono verificati dei sorvoli di droni sul carcere. «Alle ore 20,00 il personale di Polizia, già allertato dal precedente sorvolo, individuava un drone che volteggiava sul Reparto S 3 ove sono reclusi i detenuti appartenenti al circuito detentivo dell’Alta Sicurezza».

L’arrivo del drone è stato anticipato dai fuochi d’artificio, fatti esplodere all’esterno per coprire il rumore del drone e segnalare ai destinatari l’arrivo. «I poliziotti penitenziari, con una repentina e coordinata operazione di servizio, facevano irruzione nella cella individuata dalla consegna. Dopo un meticoloso controllo sequestravano 12 cellulari di cui 10 del tipo micro e 2 smartphone, cinque panetti di hashish per un totale di mezzo chilo e diversi grammi di sostanza del tipo cocaina. Il drone dopo la consegna e portata a termine la missione rientrava verso il vicino quartiere di Scampia» – racconta Fattorello.

Fattorello ha denunciato un’emergenza del fenomeno del traffico illecito a mezzo droni, sempre più frequente e che metterebbe in rischio la sicurezza pubblica.

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece, rinnova la richiesta di acquistare apparecchi inibitori ai droni e porvi griglie sulle finestre idonee. «Il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Secondigliano è davvero stanco e – a distanza di mesi, forse anni – non riesce più a sostenere gli eccessivi carichi di lavoro che derivano, indubbiamente, anche e soprattutto dalla carenza organico del Reparto» – conclude Capece.