30 Dicembre 2015

Cappella Pignatelli: presto la riapertura al pubblico

Cappella

Riapre la Cappella Pignatelli, una perla architettonica del Rinascimento chiusa da quasi da 50 anni. Un segnale positivo sia per la città che per i turisti

[ads1] La Cappella di Santa Maria dei Pignatelli, situata nel cuore del centro antico di Napoli, al Largo Corpo di Napoli, allineata lungo il decumano inferiore della città greco-romana, è quasi pronta per essere riaperta al pubblico.

Chiusa al pubblico da quasi 50 anni, sul finire degli anni ’60 era diventata persino un deposito abusivo di sedie. Pensate che all’epoca fu considerata uno dei gioielli più rari della Napoli del Rinascimento“.

La prossima riapertura è avvenuta  grazie al lavoro dell’Università Suor Orsola Benincasa, divenuta proprietaria della Cappella negli anni novanta a seguito della donazione della famiglia Pignatelli, e al finanziamento europeo del Grande Progetto “Centro Storico di Napolisito Unesco”, deliberato dall’allora assessore all’urbanistica della Regione Campania, Marcello Taglialatela, ed affidato per l’attuazione al Comune di Napoli.

Stamane il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, ha accolto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e l’assessore comunale all’urbanistica, Carmine Piscopo, per una visita di verifica del completamento dei lavori di restauro, avvenuta alla presenza anche di Giovanni e Fabio Pignatelli.

 Restauro a tempo di record  – I lavori, iniziati nel novembre del 2014 hanno riguardato principalmente il restauro dell’apparato decorativo interno con la pulitura ed il consolidamento delle lastre di marmo dei rivestimenti verticali, il restauro della volta affrescata, il restauro degli stucchi, delle cornici e delle decorazioni pittoriche delle volte. Ma soprattutto i lavori, che hanno consentito anche il restauro e l’integrazione della pavimentazione in marmo e di quella in cotto e maioliche, hanno restituito alla fruizione del pubblico i prestigiosi monumenti rinascimentali della famiglia Pignatelli che si trovano ai lati dell’altare. Durante il restauro è stato anche ritrovato un affresco cinquecentesco che era collocato dietro l’altare raffigurante una deposizione.

Il futuro della Cappella Pignatelli: un luogo aperto alla città e ai turisti- Il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa,Lucio d’Alessandro, ha anticipato la missione della futura destinazione della Cappella Pignatelli, una destinazione “pubblica”, per attività culturali, convegni, mostre ed esposizioni, spazi di informazione e documentazione sul centro storico, attività musicali e tanto altro, oltre alle attività accademiche e scientifiche dell’Ateneo: “Così come sta già avvenendo a via Chiaia per il Piccolo Palazzo del Gaio Sapere anche la Cappella Pignatelli sarà soprattutto un luogo di animazione culturale, di confronto e di ricerca aperto a tutti: alla città, agli studiosi e ai turisti, perché il compito di una Università è proprio quello di mettere i suoi saperi e il suo patrimonio artistico e scientifico al servizio del territorio e nel caso del Suor Orsola ci fa molto piacere farlo proprio nel cuore della nostra città, dai Quartieri Spagnoli al Centro storico”.
Leone de Castris, che ha un avuto un ruolo molto importante in questo progetto come coordinatore tecnico dei lavori, ha poi evidenziato: “La dislocazione e la visibilità della Cappella la rendono il punto ideale per introdurre i turisti, così come anche i napoletani e gli studenti delle scuole, alla conoscenza della città, per “guidarli” ai monumenti e ai percorsi attraverso il centro antico”.

[ads2]