29 Dicembre 2019

Botti di Capodanno: quelli che uccidono Napoli ma danno la colpa agli altri

Botti di Capodanno, fuochi d'artificio, Napoli,

Arrivano le multe per i “botti di Capodanno”. Oltre ad essere pericolosi per l’incolumità degli utilizzatori, sono devastanti per l’ambiente: uccidono gli animali e inquinano l’aria di polveri sottili

Tanti sindaci del napoletano stanno emettendo ordinanze per vietare l’utilizzo di fuochi d’artificio per tentare di tamponare l’annoso problema dei “botti di Capodanno”. Divieti d’acquisto e multe salate per gli utilizzatori.

Nonostante la dannosa usanza sia diffusa su tutto il territorio nazionale è Napoli la città in cui maggiormente si concentra il fenomeno ogni anno. Anche l’anno scorso, infatti, la Campania è stata la regione che ha contato il maggior numero di feriti, mentre Napoli la città più colpita.

Erroneamente, però, si tende a circoscrivere il danno dei botti di Capodanno al solo pericolo per l’incolumità degli utilizzatori. Niente di più sbagliato.

I danni ambientali dei botti di Capodanno

Infatti, è bene sapere che nelle ore immediatamente successive all’utilizzo di fuochi d’artificio si registra un peggioramento dei valori della qualità dell’aria, anche con elevati picchi in atmosfera. In particolare si concentrano nell’aria polveri sottili (Pm10) capaci di raggiungere immediatamente le porzioni alveolari dei polmoni.

La tipologia degli inquinanti prodotti dalle esplosioni è estremamente nociva. Contiene, infatti, valori non trascurabili di potassio (K), stronzio (Sr), bario (Ba), magnesio (Mg), alluminio (Al), zolfo (S), titanio (Ti), manganese (Mn), rame (Cu), bromo (Br), piombo (Pb). “Alcuni studi – spiega WWF Italia – provano come la notte di Capodanno si registri un inquinamento dell’aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori. Il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è ‘bersagliato’ da esplosioni pirotecniche”.

Gli animali: le vittime senza voce

Inoltre, tanti animali domestici rischiano la vita in quell’ora di follia. “Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. L’effetto nefasto sugli animali è dovuto in particolare alla soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile negli animali rispetto a quella umana”. Per non parlare dei 5.000 animali selvatici che ogni anno perdono la vita a causa dei botti di Capodanno.

Proprio in virtù di questi pericoli sarebbe fondamentale un’inversione di tendenza culturale in questo senso. Senza, poi, dare la colpa agli altri.

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