Bombe a Ponticelli, nasce il Comitato liberazione da camorra
Bombe a Ponticelli e una stesa in sole 72 ore: nasce a Ponticelli il Comitato liberazione da camorra: “noi che abitiamo nella periferia Est di Napoli non siamo figli di un Dio minore”
BOMBE A PONTICELLI – “Ponticelli è Napoli, Ponticelli è l’Italia. Illuminiamo il buio dei quartieri della zona Orientale della città. Abbattiamo i muri che tracciano il confine di Napoli al parcheggio Brin e alla Stazione centrale. La zona Orientale è Napoli. Tre bombe e una “stesa” in 72 ore. Strade, piazze, rioni, condomini trasformati in campi di battaglia con attentati e agguati. Commercianti, abitanti, una intera comunità ostaggio della paura e della violenza. All’emergenza criminale, ai bombaroli del terrore camorrista rispondiamo con la mobilitazione”.
”Ci schieriamo contro il potere e la cultura camorrista. Ora è il tempo delle risposte. Tutti, nessuno escluso, sono chiamati a prendersi le proprie responsabilità. Basta connivenze, convivenze e convenienze”. Prosegue poi la nota del Comitato: “Chiediamo al Governo, al Prefetto di Napoli la presenza quotidiana delle forze dell’ordine sul territorio; l’ attivazione delle telecamere di videosorveglianza; scuole aperte d’estate con campi per bambini, adolescenti e contrasto alla povertà educativa; il recupero, riapertura e attivazione degli spazi sociali, culturali e degli impianti sportivi e di varare il Piano per il futuro“.
Il Comitato di liberazione dalla camorra nei prossimi giorni avvierà una serie di iniziative pubbliche sul territorio, nei luoghi dove vivono e si combattono gli uomini delle organizzazioni criminali. Lo spirito del Comitato di liberazione da camorra può riassumersi nella seguente dichiarazione contenuta nella nota suddetta: “Chi sa parli, dobbiamo sconfiggere paura e omertà ma abbiamo bisogno che il governo e le istituzioni facciano la loro parte“.
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