15 Ottobre 2016

Baricco a Napoli: in centinaia per la presentazione

baricco

Grande successo per Alessandro Baricco alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri: in centinaia per la presentazione del nuovo “Barnum”.

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Per i giornali scrivo del mondo che ho attorno a me, mentre nei romanzi lo faccio raramente in maniera diretta. Non chiedetemi perché, va così. Le due cose assieme fanno uno scrittore“: è così che Alessandro Baricco introduce il suo nuovo “Barnum”, una raccolta di articoli dove lo scrittore insegue le cose del mondo, le compone e ricompone in quel suo modo affascinante di giocare con le parole.

Entra nella sala eventi della Feltrinelli di Piazza dei Martiri in maniera disinvolta, accolto da un grandissimo applauso. La sala è piena, fuori c’è una fila immensa, dagli altri piani lo si può ascoltare in filodiffusione.                                                                       Si siede di fronte al leggio, giocherella un po’ con il nuovo Barnum e inizia a leggere. Tramite un sondaggio online ha lasciato che fossero i lettori a scegliere cosa ascoltare. Ed ecco che comincia con “Si chiamava Vivian Maier”, un articolo sulla fotografa statunitense di cui fino a poco fa si sapeva poco o nulla.

Passa poi a “Strano paese”, la risposta ad una grossa polemica nata dopo un suo precedente scritto riguardante i fondi destinati alla cultura. Vi è molto affezionato, legge, spiega la sua idea di destinare i fondi alla scuola e alla televisione per fare della b u o n a  scuola e della b u o n a tv. Poi fa del sarcasmo, ribatte di non aver mai parlato di tagli dei fondi:

 “È un po’ come quando la vostra fidanzata vi chiede: – Come sto con questo vestito?- , voi dite che sì, non le sta male, ed ecco che lei vi risponde : – Sono grassa!-. È lei ad avere quel pensiero là, sono loro ad avercelo.”

Infine conclude la lettura con “Dieci idee nate così”, scritto per Repubblica in occasione del decennale della rubrica domenicale. Un articolo strano, come lo definisce lui, un articolo che elenca gli embrioni di possibili racconti o romanzi, idee nate dalla lettura della rubrica. Perché uno scrittore è sempre a caccia di storie.

“Ed è proprio così. Se voi sfogliaste il mio taccuino – cosa impossibile- ci trovereste “uno che suona il pianoforte e non scende mai dalla nave”, delle micro-cellule proprio.  – spiega lo scrittore- “Seta”, per esempio nasce da un racconto di un mio amico, mentre stavamo sciando. (…) Ed è un continuo, non ci si può distrarre, abbiamo sempre una percentuale della testa che fa “bzz bzz”.”

Infine Baricco si accinge a firmare le copie del suo nuovo libro, intrattenendosi con i lettori.

Non sono di certo mancati i soliti problemi organizzativi, dato il grande impatto dell’evento e le numerose persone che ha saputo attrarre. Critiche sulla scelta della sala e sulla gestione della stessa non si sono fatte desiderare. La saletta, all’ultimo piano della libreria di Piazza dei Martiri, era già piena due ore prima dell’orario fissato per l’incontro, e la fila di persone in attesa continuava ad aumentare anche fuori la libreria.

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