Aumento tassa di soggiorno a Napoli: sarà al pari delle altre città italiane
Aumento tassa di soggiorno a Napoli: "le casse comunali hanno bisogno di maggiori risorse per sostenere la crescita del turismo"
Aumento tassa di soggiorno a Napoli: Il primo cittadino Gaetano Manfredi aveva preannunciato il provvedimento, commentando gli ingenti flussi turistici registrati nella città durante le festività pasquali.
Aveva detto in merito: «Dobbiamo abituarci a un turismo dai numeri elevati e c’è anche da affrontare il tema di una regolamentazione delle case vacanze, dei bed and breakfast, dei flussi nelle strade. Pertanto è necessario un piano di gestione che progressivamente metteremo in campo per migliorare l’accoglienza in città».
Il Sindaco aveva specificato che nonostante il turismo in crescita porti economia, non va a rimpinguare le casse comunali, anzi aumenta il fabbisogno dei servizi di accoglienza e di decoro, per cui sono necessarie risorse per migliorare i servizi (soprattutto quelli di trasporto pubblico) e fronteggiare l’aumento generalizzato dei costi. Da qui la decisione definitiva di aumentare la tassa di soggiorno a Napoli, portandola allo stesso livello delle altre città italiane.
Aumento tassa di soggiorno a Napoli: La Giunta comunale di Gaetano Manfredi, su proposta dell’Assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, ha approvato la delibera di rideterminazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno presso le strutture ricettive partenopee, dunque, a partire dal 1 luglio 2023, pernottare in un albergo o in un B&B costerà 50 centesimi in più a notte a persona, eccezion fatta per gli hotel di lusso a 5 stelle le cui tariffe sono già al pari della media nazionale.
Aumento tassa di soggiorno a Napoli – Il tariffario aggiornato:
B&B, Case vacanza e affittacamere: 3,00 €/notte
Hotel 1 stella: 2,00 €/notte
Hotel 2 stelle: 2,50 €/notte
Hotel 3 stelle: 3,50 €/notte
Hotel 4 stelle: 4,50 €/notte
Hotel 5 stelle: 5,00 €/notte
Hotel 5 stelle lusso: 5,00 €/notte
L’Assessora Teresa Armato ha spiegato che i proventi ricavati dall’aumento della tassa di soggiorno a Napoli saranno destinati, almeno per il 50%, agli interventi in materia di turismo, nonché al miglioramento dei servizi pubblici locali con l’impegno a non apportare ulteriori incrementi fino al 2025.
Armato ha inoltre aggiunto:
«Insedieremo inoltre un tavolo di confronto permanente che almeno una volta ogni tre mesi riunirà Associazioni di categoria ed Amministrazione per evidenziare punti di forza e debolezza del comparto. In questo modo potremo concertare insieme le scelte possibili per il potenziamento delle strategie turistiche e valutare le forme più opportune di contrasto all’abusivismo. Saranno inoltre istituiti, alle porte della città e nelle zone di maggior afflusso, punti di accoglienza con personale multilingue e sarà creato quanto prima un sistema di regolazione dei flussi per una migliore vivibilità della città».
Fonte: Fanpage.it
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