18 Novembre 2021

Assegno unico per i figli, ok del Governo: ecco a chi spetta

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Approvato in Consiglio dei ministri il decreto attuativo sull’assegno unico per i figli. Le domande si potranno presentare all’Inps a partire dal primo gennaio 2022

È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto attuativo sull’assegno unico per i figli previsto dalla scorsa legge di Bilancio e recepito nel ddl delega approvato la scorsa primavera. Il provvedimento ora dovrà passare al vaglio delle commissioni competenti delle Camere per il parere, prima del via libera definitivo.

Il testo approvato disciplina l’entrata in vigore strutturale del nuovo strumento. A luglio, infatti, era iniziata la fase “ponte”, ovvero l’erogazione dell’assegno unico solo per autonomi e disoccupati. Tuttavia, rispetto al disegno iniziale ci sono alcune soprese: la prima è che la versione strutturale partirà solo a marzo 2022 (e non a gennaio); la seconda è che i 250 euro mensili inizialmente previsti sarebbero, ad oggi, il livello massimo a cui avranno diritto solo i nuclei più numerosi.

Se tutto procede secondo le previsioni, l’assegno unico andrà in Gazzetta entro la fine dell’anno. Le domande si potranno presentare all’Inps a partire dal primo gennaio 2022 e i percettori del reddito di cittadinanza che ne avranno diritto se lo vedranno erogare d’ufficio attraverso la card.

Assegno unico per i figli: a quanto ammonta e chi ne ha diritto

Lo stanziamento per l’assegno unico (o assegno universale) sarà inizialmente di circa 15 miliardi (nel 2022), che diventeranno circa 20 quando lo strumento entrerà a regime. A differenza degli attuali assegni familiari non andrà solo ai lavoratori dipendenti ma anche agli autonomi e agli incapienti. Inoltre potranno richiederlo tutti i residenti in Italia da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari.

Gli assegni saranno calcolati sulla base dell’ISEE familiare. Per ciascun figlio minorenne, a partire dal settimo mese di gravidanza, le famiglie con ISEE pari o inferiore a 15 mila euro avranno diritto a un importo di 175 euro al mese; oltre quella soglia la cifra si ridurrà gradualmente fino a raggiungere un valore di 50 euro per le famiglia con ISEE pari a 40mila euro o più. Per i ragazzi maggiorenni fino ai 21 anni, invece, l’assegno massimo sarà di 85 euro al mese; tuttavia, anche in questo caso l’ammontare andrà a scalare fino a 25 euro per ISEE uguali o superiori a 40 mila euro.

Sono però previste una serie di maggiorazioni dell’assegno in base al numero di figli e alla presenza di disabili. A partire dal terzo figlio è infatti prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio (sempre in base all’ISEE familiare), mentre i nuclei con quattro figli o più riceveranno un’ulteriore “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano, inoltre, si avrà diritto a 30 euro in più (che si azzerano oltre i 40 mila euro di ISEE), mentre 20 euro in più andranno alle mamme under 21.

Come effettuare la domanda

Per ora ancora non è stata predisposta una procedura ufficiale per le domande. L’Inps, infatti, avrà 20 giorni di tempo – a partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento – per predisporre le nuove modalità. Ciò che è certo è che la domanda di assegno unico andrà inoltrata per via telematica, anche avvalendosi dell’aiuto dei patronati. L’assegno unico sarà riconosciuto a partire dal mese successivo all’approvazione.

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