7 Dicembre 2019

Ancelotti e i vincoli contrattuali: nessuna libertà, paga la benzina e i vestiti

Sul web impazzano le scritture private del contratto di Ancelotti col Napoli: vi spieghiamo quali sono gli obblighi del mister

La proverbiale calma è sempre stata uno dei punti di forza dell’uomo e dell’allenatore Carlo Ancelotti.

Tecnica, carisma, personalità e quella calma che a volte viene tradita da un sopracciglio ballerino: sono queste le caratteristiche con cui abbiamo imparato a conoscere l’allenatore di Riggiolo.

Ancelotti

Fonte: “MondoNapoli”

Nelle ultime ore però sono emerse delle notizie che, se non saranno smentite, potrebbero avere del clamoroso: che la calma di Ancelotti al Napoli sia solo un elemento di facciata dovuto ad una costrizione contrattuale?

Una tale rivelazione, quella de Il fatto Quotidiano e poi ripresa anche da altre testate come Calciomercato.com, potrebbe mai corrispondere al vero?

Significherebbe che Carlo Ancelotti abbia accettato dei vincoli al limite della ‘schiavitù professionale’.

Secondo quanto riportato dai colleghi, Ancelotti avrebbe dato il suo assenso ad un contratto che penalizzerebbe lui e favorirebbe, dall’altro lato, la società.

COSA C’E’ SCRITTO NEL CONTRATTO DI ANCELOTTI?

Possiamo partire dalla situazione economica: fino ad oggi, ad Ancelotti è stato attribuito uno degli stipendi più elevati della Serie A, corrispondente a 6,5 milioni di euro netti.

ANCELOTTI

Si ringrazia ilroma.net per l’immagine

Una verità che si infrange sulle nuove rivelazione de Il Fatto: ad Ancelotti sarebbe garantito un salario di 3.593.725 milioni di euro per i primi due anni e poi uno stipendio di 3.993.735 per l’anno successivo.

A questa parte fissa vanno aggiunti dei bonus economici legati agli obiettivi, e riportando Calciomercato.com queste sono le cifre:”500.00 euro per lo scudetto, 150.000 euro per l’approdo in Champions League, 200.000 invece per il passaggio agli ottavi. In caso di trionfo in Champions la somma sale a 1 milione di euro“.

Si parla sempre di soldi anche quando il riferimento è l’esonero eventuale del tecnico: i particolari del contratto che stanno girando in rete raccontano di un Napoli che si può avvalere della recessione del contratto, senza ulteriori obblighi, versando ad Ancelotti una penale di 500.000 euro (entro il 31/05/2020). Se invece la Società avesse voluto l’interruzione del rapporto entro il 31/05/2019, la penale da corrispondere sarebbe stata di euro 750.000.

LA FAMOSA QUESTIONE DEI DIRITTI DI IMMAGINE

I diritti di immagine sono sempre stato un cruccio di De Laurentiis presidente sì ma anche padre – padrone. Ai suoi calciatori ha quasi mai concesso la piena libertà sui diritti d’immagine: la società ha quasi sempre gestito – anche se in parte in alcuni casi – la questione ‘calciatore brand’.

Ancelotti

Fonte: “Napolisport.net”

Anche gli allenatori non sfuggono a tale ‘rito’: ad Ancelotti, allenatore vincente conosciuto in tutto il mondo, sarebbe stato riconosciuto un compenso di 406.275,00 euro netti l’anno per permettere alla società di sfruttare la sua immagine.

L’allenatore però, ovviamente, da contratto, ha degli obblighi ben precisi: presenziare a eventi, spot, foto e interviste; utilizzare l’auto fornita dal club, senza cederla a terzi, e pagando di tasca propria “rabbocchi di lubrificanti e altri fluidi necessari”. Inoltre deve custodire con diligenza gli indumenti e materiali forniti dal club, di cui deve rifondere il valore se smarriti o deteriorati per colpe proprie.

LA SPINOSA QUESTIONE RITIRI

Il Napoli di questo periodo è una polveriera. Sembra esserci una maledizione: a cattive notizie se ne aggiungono sempre delle altre.

Ancelotti, dopo la sconfitta in casa contro il Bologna, ha deciso di portare la squadra in ritiro. La società, ovviamente, ha accolto la richiesta.

Poche settimane prima era stato il Presidente a richiedere il ritiro forzato dei giocatori, per ritrovare quello spirito perduto, visto che i risultati non arrivavano.

Nel contratto che Il Fatto Quotidiano ha messo su piazza ci sarebbero dei punti riguardi anche la situazione ritiri:”Tutte le decisioni in merito all’organizzazione di ritiri pre partita della Prima Squadra, e alla loro durata, dovranno essere oggetto di preventiva condivisione con la Società che, se in disaccordo, potrà disattendere la volontà dell’allenatore“.

NOVITA’ ANCHE SUI PROFILI SOCIAL

Siamo quasi nel 2020 e si vive il calcio anche tramite internet e i social network: con facebook e twitter ci si diverte, si ha un contatto più diretto coi propri beniamini e, taluni, fanno anche mercato.

Le notizie vengono condivise in tempo reale e spesso – purtroppo capita anche questo – con poco sangue freddo, quindi alcuni post possono essere anche cancellati senza però evitare delle brutte figure.

Il Napoli, società molto attenta alla questione social, nel contratto di Ancelotti avrebbe ancelottiinserito delle clausole che riguardo proprio le pagine dell’allenatore:“Il club ha diritto di accedere al sito internet e alle piattaforme social (e relative pagine e account) dell’allenatore, inserendo espresse comunicazioni anche a nome dell’allenatore, che dà mandato al club di effettuare tali inserimenti fornendo chiavi d’accesso a sito e account vari“.

L‘allenatore “non ha diritto di interferire nelle scelte gestionali e aziendali” e si impegna a “condividere e redigere con la società ogni comunicato e/o espressione del proprio pensiero diffusa su qualsiasi social media“.

Nel momento in cui queste disposizioni venissero disattese, il tecnico sarebbe costretto a pagare delle penali di 100 mila euro.

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