16 Dicembre 2016

Almaviva Contact, fumata nera al MISE

Almaviva

Almaviva Contact, nulla di fatto nell’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo Economico. Bellanova: “bisogna fare tutto il possibile per scongiurare i licenziamenti”.

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 Si è concluso ieri sera con un nulla di fatto l’incontro tenutosi al MISE tra gli esponenti di Almaviva, i Sindacati, il Viceministro Bellanova e in rappresentanza della Regione l’Assessore Sonia Palmeri.

L’incontro è stato aggiornato al  19 dicembre alle ore 15, 48 ore prima della chiusura delle sedi di Napoli e Roma. È prevista la trattativa ad oltranza in quanto è l’ultimo incontro prima degli eventuali licenziamenti. Sono a rischio 843 posti di lavoro solo nella città di Napoli.

Per la stessa data è stato indetto lo sciopero nazionale in tutte le sedi di Almaviva. Il governo ha lanciato un appello con una nota del Bellanovaviceministro Bellanova: “Bisogna fare tutto il possibile per scongiurare i licenziamenti. Per Almaviva abbiamo fatto tutto quello he era in nostro potere.” Aggiungendo “siamo sempre stati consapevoli della complessità della vertenza e anche della distanza tra azienda e rappresentanze dei lavoratori”.

Osvaldo Barba, segretario di Slc Cgil ha dichiarato: ”la situazione è drammatica. Siamo preoccupatissimi. Siamo stati presi a schiaffi perché non hanno aperto alla nostra proposta dell’utilizzo della CIGS”.

La lotta non finirà – ribadisce il Segretario della UilCom Taglialatela -fino a quando una soluzione positiva non verrà trovataAbbiamo ribadito nelle sedi ufficiali  un principio per noi inderogabile: non siamo disponibili a scaricare la crisi dell’azienda unicamente  sulle spalle dei lavoratori”.

Infine aggiunge “chiediamo che le istituzioni facciano pressioni sul Governo ma soprattutto sulle associazioni di categoria, Asstel  che, nel sistema di Confindustria, rappresenta le imprese della tecnologia dell’informazione esercenti servizi di telecomunicazione fissa e mobile”.

Massimo Taglialatela, conclude: “Bisogna rivedere quindi tutto il modello organizzativo di questo settore delle comunicazioni, perché anche alla stessa Telecom, da quando è partita la privatizzazione, sono giunti questi spinosi problemi”.

Alla fine tutto dovrà risolversi in poche ore il prossimo lunedì, auspicando che la soluzione sia quella che salvaguardi i livelli occupazionali in territori già abbastanza martoriati sotto il profilo dell’occupazione. Per impedire che 2500 lavoratori e relative famiglie trascorrano il peggiore Natale della loro vita.

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